Per il suo 37° anno il Lovers Film Festival, a Torino dal 26 aprile al 1° maggio, diventa sempre più il festival dei diritti che parla al mondo. Non solo attraverso i suoi 54 film con tematiche LGBTQI+, e i tre concorsi (lungometraggi, cortometraggi e documentari), ma anche attraverso gli ospiti. A cominciare dalla cantante ucraina trans Zi Faàmelu, costretta a fuggire dal suo Paese e ora rifugiata in Germania, dopo essere stata respinta al confine ucraino in quanto considerata uomo.
Ad aprire e chiudere la kermesse i film In from the Side di Matt Carter e El fantasma de la sauna di Luis Navarrete; la madrina sarà Barbara Bouchet, che dialogherà con la direttrice del Festival Vladimir Luxuria analizzando il genere che l’ha vista protagonista, la commedia sexy all’italiana in cui spesso venivano usate battute per ribadire la virilità dell’uomo.
Presenza costante del festival il duo di drag queen Karma B., mentre fra i vari ospiti si segnalano Michele Bravi, Sabina Guzzanti, Antonio Cabrini a parlare di sport e inclusione, e Fabrizio Petri, ministro plenipotenziario del ministero degli Esteri e Cooperazione Internazionale e inviato speciale per i diritti umani delle persone LGBTQI+.
In programma anche omaggi a Pier Paolo Pasolini, Monica Vitti e Judy Garland; a presiedere le giurie saranno tre uomini che rappresentano la storia del Movimento, Franco Grillini, Enzo Cucco e Vanni Piccolo. Novità di quest’anno, 4 percorsi di visione, che racchiudono i film per filoni narrativi. “La cultura serve per aprire le menti, soprattutto in questo periodo, e in particolare in questo momento di guerra, con quell’omofobo pericoloso, che purtroppo si chiama come me, c’è bisogno di parlare di questi temi”, sottolinea la direttrice Vladimir Luxuria che parla di “un festival pieno di film bellissimi, che commuovono, divertono, fanno riflettere, una vera celebrazione del cinema in generale e nello specifico del cinema LGBTQI+”.
Il suo contratto scade in estate, ma Luxuria potrebbe rimanere. “Mi sono trovata molto bene in questi tre anni, ho lavorato con serenità e so che c’è la richiesta di continuare”, dice senza nascondere che le piacerebbe una conferma. Una strada che lo stesso direttore del Museo del Cinema, Domenico De Gaetano, sostiene: “C’è la volontà di dare continuità e stabilità – dice guardando come prospettiva il compleanno numero 40 di quello che definisce “un festival con un tema quanto mai attuale e che noi riteniamo necessario”.
Anche per il presidente del Museo, Enzo Ghigo, “il festival si conferma un asset strategico non solo per la nostra Fondazione ma anche nel panorama cinematografico nazionale”. Per il sindaco di Torino Stefano Lo Russo è “una delle iniziative culturali simbolo della cultura dell’inclusione e dell’attenzione che ha Torino per questi temi, di strettissima attualità”, mentre in un messaggio l’assessora alla Cultura della Regione Piemonte, Vittoria Poggio, definisce il Festival un “manifesto di emancipazione in una stagione di libertà precaria delle nostre vite”.
Il Lovers Film Festival, la kermesse torinese dedicata alle tematiche LGBTQI+ nel cinema, ha rivelato tutti i premi della sua 37ma edizione. Il film di Bretten Hannam vince il premio al Miglior Film, mentre Jimmy in Saingon di Peter McDowell vince quello al Miglior documentario
Alla vigilia della trentasettesima edizione del Lovers Film Festival di Torino, sono state vandalizzate le targhe della via intitolata a Ottavio Mai fondatore del Festival con Giovanni Minerba
Il Museo Nazionale del Cinema ricorda Pier Paolo Pasolini con un doppio omaggio: nel centenario della nascita è prevista infatti una sezione speciale del Lovers Film Festival con 4 pellicole e il progetto artistico ConiglioViola Teorema Pasolini ospitato dal 13 aprile al 4 settembre sulla cancellata esterna della Mole Antonelliana
Come evento di avvicinamento alla trentasettesima edizione sarà presentato, in anteprima torinese, il 26 aprile, il visual podcast Josh and Franco: la vera storia di due uomini – padre e figlio – entrambi omosessuali