Peter Del Monte ed i suoi protagonisti Kasia Smutniak e Marco Foschi hanno presentato fuori concorso al Torino Film Festival Nelle tue mani, una storia d’amore originale ed anticonformista rispetto alla produzione corrente, finanziata a basso costo da Matteo e Roberto Levi per 11 Marzo, Bruno Tribbioli e Alessandro Bonifazi per Blue Film e distribuita in sala da Teodora a partire dal 14 marzo.
Teo (Foschi) è uno studente di astrofisica che incrocia casualmente il suo destino con Mavi (Smutniak), una ragazza originaria di Spalato che lo soccorre dopo averlo investito, lo porta in ospedale donandogli il suo sangue e poi scompare nel nulla. I due si ritrovano qualche tempo dopo, finendo per stabilire da subito un legame forte e profondo, si sposano ed hanno una bambina, Caterina. Ma quando Teo trova un impiego che lo costringe a viaggiare, la serena vita familiare viene turbata, la ragazza mostra segni di squilibrio sia per la gelosia verso il marito, sia perché si sente inadeguata ad accudire la figlia da sola. Dopo una serie di litigi sempre più violenti, le strade di Teo e Mavi si dividono. Col tempo la donna sembra ritrovare l’equilibrio ritrovato, ma presto ricade nella propria instabilità emotiva, aggravata dall’ambiguo rapporto con suo padre, da cui trapela un passato traumatico…
Presentando il suo film girato in digitale in alta definizione, come avvenne 20 anni fa con il suo Giulia e Giulia allora primo esperimento del genere in Italia, Del Monte ha ricordato che il budget ristretto di 800mila euro si deve al fatto che sia lui che i protagonisti abbiano accettato di lavorare gratis partecipando agli utili, ma soprattutto al coraggio dei produttori che, a differenza di quasi tutti gli altri colleghi, hanno deciso per una volta di investire del denaro proprio. “Non ho proposto il progetto a Rai Cinema come sarebbe stato naturale, ero certo che non lo avrebbero finanziato perché fino a poco tempo fa i suoi dirigenti erano interessati solo a operazioni appetibili sul mercato e non al cinema di ricerca. Ma ora spero che i nuovi vertici cambino atteggiamento e linea, garantendo professionalità e competenza – ha esordito polemico il regista – Credo di aver dimostrato sempre una certa predilezione per i personaggi femminili un po’ instabili (Invito al viaggio, Compagna di viaggio), mi interessava raccontare questa storia per riflettere ancora una volta sui rapporti che intercorrono tra l’ordine, la stabilità ed il caos. C’è questo giovane astrofisico che ricerca ed è in contatto con l’ignoto del cosmo e questa donna che irrompe nella sua vita con la violenza di un meteorite dando vita ad un legame che poi sprofonda in litigi, corse a perdifiato, abbandoni. Sembra – continua Del Monte – che la strada di questa coppia sia quella della separazione e invece un nuovo sentimento riuscirà a trovare un suo percorso. Mi piaceva l’idea che il protagonista, persona razionale e bisognoso di ordine, fosse prima portato a sfuggire Mavi per non esserne sopraffatto e poi invece a confrontarsi con i propri limiti e con il mistero del caos e ad accettare senza più difese per quella che è questa ragazza instabile. Una donna che ha nel cuore un male oscuro – conclude il regista – esplode quando si sente abbandonata, si trasforma in una specie di furia che getta nello sgomento chi le sta vicino, sembrerebbe distruttiva, ma alla fine prevale in lei, malgrado tutto, una spinta vitale e una generosità che gli altri non hanno e da cui restano contagiati”.
A proposito degli attori Del Monte ha ricordato di avere ammirato molto nel film Fame chimica Marco Foschi, figlio d’arte dell’attore Massimo Foschi e già stimatissimo in palcoscenico soprattutto per gli 11 spettacoli diretti da Antonio Latella (l’ultimo dei quali “Moby Dick” con Giorgio Albertazzi debutta all’Argentina di Roma in questi giorni) e di avere scoperto l’incantevole e dotata Kasia Smutniak (vista in diverse fiction tra cui la recente Rino Gaetano) attraverso un dvd promozionale speditogli dalla sua agente che ne rivelava il talento e la duttilità. “Sono arrivata sul set ‘vuota’ e Peter è stato molto paziente a darmi le indicazioni giuste per il personaggio che, se fosse dipeso da me, avrei reso ancora più schizofrenica. Quando leggo i copioni magari mi faccio un’idea sbagliata delle varie situazioni” ha dichiarato l’attrice polacca definendo la sua Mavi come “un animale selvaggio che va per la sua strada che non cammina ma corre, senza guardare quello che le sta intorno, forse perché è nata in un mondo diverso e quindi è un personaggio fuori dal comune che non riesce ad adattarsi con il mondo ‘normale’ con cui si scontra”.
Nel recente e virtuoso andirivieni da un set all’altro Kasia sta ultimando in Inghilterra le riprese di Goal 3, un film sul mondo del calcio prodotto dalla Buena Vista e tornerà a dicembre a recitare in alcune riprese finali di Caos calmo, il film di Antonello Grimaldi tratto all’omonimo romanzo di Sandro Veronesi di cui è protagonista Nanni Moretti. “All’inizio ne ero molto intimorita ma lui si è rivelato subito con mia grande sorpresa molto socievole, simpatico e.. informato su tutto e tutti”.
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