C’è anche una menzione d’onore per Ermanno Olmi, ‘anima’, autore e anche suggestiva voce narrante di Vedete sono uno di voi, al quale ha collaborato il giornalista Marco Garzonio, tra i riconoscimenti 2018 dedicati dai giornalisti cinematografici ai documentari dell’anno. Un segno di attenzione al maestro bergamasco, sempre molto amato dal Sngci, perché “con l’omaggio alla figura e al messaggio di Carlo Maria Martini e alla sua lucida profezia di speranza ci ha regalato ancora una volta il suo cinema poetico che ha reso presente anche una grande assenza”.
L’affettuoso omaggio a Olmi conclude giovedì 1° marzo a Roma (WEGIL) la maratona dei documentari 2018 con l’annuncio dei vincitori dei Nastri e la consegna dei Premi.
Già annunciato il premio speciale dedicato a Folco Quilici, regista, scrittore, grande cacciatore di storie appena scomparso, che con il suo cinema ha appassionato intere generazioni. Due premi speciali – tra i 100 titoli entrati in selezione – a Dieci storie proprio così di Emanuela Giordano e Giulia Minoli “racconto un Paese che recupera impegno, coscienza sociale, etica della legalità, dal palcoscenico allo schermo offre un prezioso osservatorio sul presente ed è, insieme, un’opera contemporanea nel segno dell’impegno civile, del riscatto sociale e delle responsabilità individuali” e a Sky Arte, “per la qualità, l’originalità e il successo di un’offerta, non solo televisiva, che sulla cultura, l’arte, il design, lo spettacolo ha saputo accendere la curiosità di un nuovo pubblico”.
Due riconoscimenti vanno alle protagoniste nei documentari: Sandra Milo che parla di se stessa, grazie alla regia di Giorgia Würth, in Salvatrice. Sandra Milo si racconta, e Marina Confalone per la sua performance ne Il signor Rotpeter di Antonietta De Lillo. Le due attrici per ragioni diverse – l’una è a teatro, l’altra sul set del nuovo film di Edoardo De Angelis – non potranno intervenire alla premiazione.
Alcune menzioni speciali concludono il palmarès: per le migliori opere prime i giornalisti segnalano Il pugile del duce di Tony Saccucci e Talien di Elia Mouatamid, menzioni inoltre per Moravia off di Luca Lancise che riapre percorsi affascinanti nella poetica dello scrittore romano, Metti una sera a cena con Peppino di Antonio Castaldo, dedicato a Patroni Griffi, e L’arte viva di Julian Schnabel di Pappi Corsicato che ha conquistato il pubblico del mondo, a partire dal Tribeca.
Menzioni anche a Sara di Stefano Pistolini e Massimo Salvucci che, a partire dall’assurdità della morte violenta della giovane Sara uccisa dal fidanzato, per farsi atto d’accusa contro ogni femminicidio. Il Sngci segnala infine Lorello e Brunello di Jacopo Quadri, sul tema del lavoro, che ha ricevuto il Premio Cipputi a Torino ed è appena proposto anche al Festival di Berlino.
Tra cultura, cinema e teatro, infine, due menzioni vanno a Il mondo in scena, sui 60 anni del Festival di Spoleto e Mariangela! che Fabrizio Corallo ha dedicato alla Melato.
A Luigi Faccini, come già annunciato, è andato il Nastro alla carriera per i suoi primi 50 di cinema e per il monumentale lavoro realizzato insieme a Marina Piperno Diaspora, ogni fine è un inizio.
Per la prima volta nella sua storia quasi trentennale va ad una regista Il Nastro europeo 2018: i giornalisti cinematografici italiani lo consegnano a Sally Potter. Anche sceneggiatrice, interprete e compositrice musicale, Potter lo riceve a Roma, in occasione della rassegna Cinema on the green a Villa Wolkonsky residenza dell’Ambasciatore Jill Morris, a 35 anni dalla sua prima regia
"Mi dicono spesso che individuo i temi in anticipo. Era già successo con Giù al nord, ma io nel '97 avevo vissuto per sei mesi nelle fabbriche del nord per capire e approfondire". Antonio Albanese ha analizzato così il successo di Come un gatto in tangenziale e ha accennato ai suoi prossimi progetti: la serie tv I topi e il nuovo lavoro per il cinema L'uomo che prega
"Oggi in pochi vanno al cinema, i film vengono fruiti diversamente, magari scaricati dalla rete e visti con il computer. Perciò il mio premio lo dedico anche agli spettatori che vanno in sala”, ha detto Matteo Garrone nel ritirare i suoi premi - ne ha presi 8 - per Dogman, incoraggiando anche i fratelli D'Innocenzo, vincitori del Nastro per la Migliore Opera Prima. Come un gatto in tangenziale è la commedia dell'anno, Ammore e malavita vince per musica e canzone
Sfida a cinque per il ‘miglior film’ fra Paolo Sorrentino con ben 12 candidature, Matteo Garrone, Luca Guadagnino, Alice Rohrwacher e Jonas Carpignano. Anche Gabriele Muccino, Ferzan Ozpetek, Paolo Franchi, Susanna Nicchiarelli candidati per la migliore regia. I vincitori a Taormina il 30 giugno. Vedi anche Nastri speciali al MAXXI