CANNES – “Non voglio il mio film in Israele almeno fino a quando gli israeliani non tratteranno meglio i palestinesi nei Territori Occupati“. Lo afferma il regista egiziano Yousry Nasrallah, autore del film in concorso Dopo la battaglia. Il cineasta sessantenne, già collaboratore del grande Youssef Chahine, ha risposto così a un giornalista israeliano che gli aveva chiesto ragguagli sull’uscita nelle sale del suo paese. Alla risposta così secca è scattato nella sala delle conferenze stampa qualche applauso. “Perché applaudite? – ha detto sempre Nasrallah – Non ce l’ho con Israele, ho anche amici israeliani come Amos Gitai, ma se il mio popolo ha cercato di rivedere alcune sue posizioni questo non mi sembra valga anche per Israele”.
Dopo la battaglia è un mèlo sentimental-politico, a dire il vero poco riuscito, che prende spunto dai fatti recenti della rivoluzione egiziana e della caduta di Mubarak – si vedono anche immagini di repertorio – ma all’interno di una storia d’amore contrastato tra una donna emancipata e borghese, che ha appena chiesto il divorzio al marito, e un proletario analfabeta che per vivere fa il cammelliere e accompagna i turisti (ma ce ne sono sempre meno) a visitare le piramidi. Proprio a uomini poveri e manipolabili come lui, il regime fece appello per contrastare la grande rivolta scoppiata in Egitto e anche il personaggio del film, l’aitante Mahmoud, ha partecipato agli scontri di Piazza Tahir del 2 febbraio 2011 nel tentativo di fermare i giovani rivoluzionari e però ce le ha prese. Da allora lui e la sua famiglia – ha due bambini piccoli, che frequentano le elementari – sono maltrattati dalla comunità, insultati e picchiati. Cosa che susciterà le attenzioni dell’impegnata e battagliera Reem, non senza qualche contraddizione.
Per Nasrallah questa è la quarta volta sulla Croisette. Il suo primo film, Vol d’été, era alla Quinzaine des réalisateurs, Les portes du soleil (2004) in concorso e l’anno scorso era tra gli autori del collettivo 18 jours proprio sulla rivoluzione di Tahrir Square.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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