Nei giorni scorsi, una visita ufficiale molto particolare si è tenuta agli storici studi di Cinecittà. Dopo la conferenza stampa alla Camera dei Deputati sull’evento “ITALIA–USA. Un ponte culturale ed economico”, occasione in cui si è avuto un incontro speciale con l’Abate Shi Yanfan (primo occidentale nella storia a essere ordinato dal leggendario Tempio Shaolin, oggi un riferimento in USA e Abate del Tempio di Los Angeles) e il produttore di Hollywood Adrian Paul (già noto come attore protagonista nella serie di successo Highlander).
Presenti tra gli altri alla conferenza Gianni Lattanzio (Segretario Generale ICPE Istituto Cooperazione Paesi Esteri) che hamoderato l’incontro, la Deputata Fucsia Nissoli (Parlamentare eletta nella circoscrizione Estero – Ripartizione Nord e Centro America), Roberto Cicutto (Presidente e AD di Luce Cinecittà), Maurizio Sciarra (Presidente Apulia Film Commission) e Jordan River (produttore della Delta Star Pictures di Roma).
All’incontro ha voluto portare il saluto il Presidente di Cinecittà Roberto Cicutto che a proposito “di ponti fra l’Italia e gli Stati Uniti, Cinecittà è un ponte che da quest’anno compie 80 anni. Le relazioni culturali e industriali fra questi due paesi sono molto forti – ha poi proseguito il Presidente di Cinecittà – ricordiamo l’epoca della Hollywood sul Tevere, ricordiamoci l’amore che il territorio degli Stati Uniti porta per il cinema italiano. Attraverso questo tipo di scambio perfetto siano salvaguardati contenuti e sviluppate le relazioni che possono portare ricchezza e benessere ai due paesi”. Ricordiamo che questa visita a Cinecittà coincide proprio con i primi mesi in cui gli storici teatri di posa passano sotto la gestione dello Stato italiano. L’Abate Shi Yanfan è stato molto contento di questa visita; dopo aver ringraziato dell’ospitalità ricevuta ha raccontato della sua straordinaria esperienza nei Monasteri Shaolin in Cina. “Sono nato nel sud dell’Italia. Una zona povera in una città portuale, ho poi percorso il Mediterraneo, l’Oceano Indiano e via mare sono andato in Corea del Sud; da lì ho raggiunto la Provincia di Henan in Cina Centrale. Poi dopo, da oltre 20 anni, mi sono stabilito a Los Angeles. Era l’anno del grande terremoto di Northridge. I miei occhi hanno visto molti disastri, diventando così testimone di tante sofferenze di molte persone. Persone, anziani, donne e bambini che non avevo mai conosciuto prima. Avevo solo 40 mila lire in tasca che poi nel cambio erano diventate 30 dollari..”
Shi Yanfan viene poi chiamato di nuovo a Shaolin, dove vive così una nuova esperienza che lo marchia letteralmente: “vengo chiamato a partecipare all’antica cerimonia JIEBA che prevede di avere 9 bastoncini di incenso lunghi sulla testa, che vengono poi bruciati per cinque minuti fino a quando il cuoio capelluto è marchiato. Questi nel passato erano dei segni che rappresentavano il segno indelebile di un vero Warrior Monk, storicamente ero così diventato il primo occidentale della storia a ricevere il JIEBA dallo Shaolin Temple della Cina”. Nel 2007, in Oriente, le autorità cinesi decidono di dargli ufficialmente il titolo di Venerabile Abate Shi Yanfan e primo Ambasciatore in tutto il mondo occidentale del Tempio di Shaolin e a Los Angeles continua il suo messaggio di pace e di autodisciplina del corpo e della mente: “A Hollywood adesso ho moltissimi attori famosi, produttori, scrittori. Vengono al Tempio perché capiscono che ognuno deve trovare il tempo per vivere la pace interiore e aumentare così l’energia del corpo e della mente. Poi quando escono e rientrano a casa e nel loro luogo di lavoro si sentono meglio, si sentono persone nuove…”. Il produttore Adrian Paul sta già lavorando assieme ad altri investitori americani allo sviluppo di Powerful Sky, un progetto cinematografico internazionale (per cui si prevedono importanti investimenti da USA e Cina), un film ispirato proprio alla incredibile storia di Yanfan. La Delta Star Pictures, che si occuperà della produzione per la parte italiana, sta valutando di utilizzare oltre alle location italiane anche le infrastrutture di Cinecittà, così da contribuire alla valorizzazione degli storici stabilimenti di Roma.
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