Tra gli incontri della giornata di oggi alla Festa del Cinema c’è quello con il grande cineasta giapponese, reduce del passaggio a Venezia de Le verità, suo primo film con cast internazionale. L’incontro è in collaborazione con l’Ambasciata del Giappone e l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma, e accompagna la presentazione di uno dei primi film del regista, Maborosi, e di una retrospettiva a lui dedicata. Il suo stile si è perfezionato negli anni lavorando con cura dei temi ricorrenti come la memoria, l’isolamento e il lutto. Uno dei cineasti a cui spesso lo accostano è Ozu, per il suo utilizzare spesso storie di famiglia.
“Ma oggi si comunica facilmente in tutto il mondo, anche attraverso le immagini – dice il regista – e mi sono presto reso conto che le mie ispirazioni vengono da tutto il mondo, anche al di fuori dell’Asia. Mi sento ad esempio vicino a Ken Loach e Nanni Moretti. Con il primo ho parlato a Londra pochi giorni fa, e amo il suo modo di stare vicino in maniera delicata a quelli che nella vita sono stati meno fortunati a livello sociale, lui non userebbe mai la parola ‘deboli’. Di Moretti amo in particolare La stanza del figlio, che parla di una persona che non c’è più e in questo è vicino a molti miei temi. Mi sono reso conto di quanto il mondo sia piccolo”.
Poi, sulla sua esperienza internazionale, aggiunge: “Ne ho parlato molto con Ethan Hawke durante la lavorazione de Le verità. Eravamo entrambi d’accordo che quando si lavora insieme a un film non è importante parlare la stessa lingua, ma avere una visione comune, così ci siamo intesi facilmente. Per un cineasta è più importante lo sguardo della parola”.
Parola al premio Oscar Ron Howard, regista di Pavarotti, documentario biografico in Selezione Ufficiale alla Festa di Roma 2019, stasera in prima serata su Rai Uno: materiale familiare inedito, interviste originali, tra cui a Nicoletta Mantovani, alle tre figlie e alla prima moglie, e a Bono Vox, un racconto franco e celebrativo, intimo e pubblico
Bilancio positivo per il festival dedicato ai ragazzi, che ha registrato un incremento del 29% alle biglietterie, 6000 biglietti in più rispetto al 2018. "Nel tempo siamo riusciti a costruire un rapporto diretto e autentico con tutto il pubblico, partendo dalle scuole, fino ad arrivare agli accreditati e alla critica". Così dichiarano i direttori Fabia Bettini e Gianluca Giannelli
Il premio è stato consegnato ai due registi belgi durante la 17ma edizione di Alice nella Città da Angela Prudenzi, Francesca Rettondini e Cristina Scognamillo
CECCHI GORI - Una Famiglia Italiana: dopo la mostra fotografica, la Festa ospita il documentario, per la regia a quattro mani di Simone Isola e Marco Spagnoli, prodotto da Giuseppe Lepore per Bielle Re, che ha curato la realizzazione dell’intero progetto dedicato alla dinastia che ha fatto grande parte del cinema italiano