Kitoboy ottiene il GdA Director’s Award 2020

Tra i dieci film in concorso l’opera prima Kitoboy (The Whaler Boy) di Philip Yuryev è il vincitore del GdA Director’s Award 2020 nella diciassettesima edizione delle Giornate degli Autori


Tra i dieci film in concorso l’opera prima Kitoboy (The Whaler Boy) di Philip Yuryev è il vincitore del GdA Director’s Award 2020 nella diciassettesima edizione delle Giornate degli Autori. L’opera è stata premiata dalla giuria presieduta dal regista israeliano Nadav Lapid e composta dai giovani europei del progetto 27 Times Cinema, ventisette spettatori provenienti ognuno da un diverso Paese dell’Unione Europea. Tutte le riunioni di giuria sono state moderate da Karel Och, direttore del festival di Karlovy Vary, che ha condotto le discussioni accompagnando Lapid e i suoi giovani colleghi a decretare il vincitore. Questa la motivazione con la quale hanno sostenuto la scelta: “Era uno dei tre film selezionati, assieme a Residue di Merawi Gerima, ritratto intimo e sperimentale della comunità black a Washington DC, e Conference di Ivan I. Tverdovskiy, analisi non convenzionale della paura e del dolore, ambientata in Russia durante una cerimonia in commemorazione di un attacco terroristico. La giuria ha ritenuto che The Whaler Boy fosse la prova cinematografica migliore, combinando il genere drammatico e quello comico, pur mantenendo una forte visione estetica. Questa opera prima del regista è una storia di coming-of-age che ritrae un mondo mai esplorato prima con tanta precisione e sapienza filmica. La decisione di avvalersi di attori non professionisti ha conferito maggiore autenticità”.

Il GdA Director’s Award ha un valore di 20.000 euro: metà destinata al regista, metà al venditore internazionale del film, per aiutarne la circolazione.

Leshka vive in un villaggio sperduto sullo Stretto di Bering che divide la Russia dagli Stati Uniti, tra il circondario autonomo della Čukotka e l’Alaska. È un adolescente ed è anche un cacciatore di balene, come la maggior parte delle persone nel paese. Da poco, è possibile accedere a Internet. L’unico momento di conforto per i ragazzi è diventata una video chat erotica che si interrompe continuamente. Il buffering, comunque, non impedisce di osservare giovani donne che vivono a migliaia di chilometri di distanza. Per tutti sembra essere poco più che un passatempo divertente, per Leshka invece si trasforma in una cosa seria quando si imbatte in una ragazza che gli cambia la vita. Al mattino presto, Leshka ruba un motoscafo, un binocolo e un arpione, e parte. Si prospetta un viaggio folle. Arriverà in Alaska?

Senza alcuna esperienza cinematografica, Philipp Yuryev (Mosca, 1990) è stato ammesso all’Università Statale Russa di Cinematografia.   

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