Kirk Douglas, famoso attore e produttore del film Spartacus, premiato agli Oscar nel 1960, ha diffuso una lettera aperta a sostegno della nuova pellicola di Jay Roach, L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo con Bryan Cranston (nominato come Migliore Attore ai Golden Globe e ai SAG), Helen Mirren (nominata come Miglior Attrice non protagonista ai Golden Globe e ai SAG), Diane Lane, John Goodman ed Elle Fanning. La pellicola tratta dal libro “Dalton Trumbo” di Bruce Cook, in libreria dal 28 gennaio edito da Rizzoli, è basata sulla vita di Dalton Trumbo, famoso sceneggiatore di Hollywood che negli anni ’40 venne processato, inserito nelle liste nere e imprigionato perché “sospettato di comunismo”.
“Come attore è facile fare l’eroe – scrive Kirk Douglas – lottiamo contro i cattivi e ci battiamo per la giustizia. Nella vita reale le scelte non sono sempre così semplici. Le liste nere di Hollywood, che sono state ricreate in maniera potente nel film, fanno parte di un’epoca che ricordo molto bene. Le scelte erano difficili, le conseguenze dolorose e molto reali. Nel periodo delle liste nere ho avuto amici che sono stati costretti ad andare in esilio, perché nessuno li faceva lavorare; attori che si sono suicidati per disperazione. Lee Grant, mia giovane co-protagonista nel film Detective Story (1951), non ha potuto lavorare per quasi dodici anni, dopo essersi rifiutata di testimoniare contro il marito di fronte al Comitato per le Attività Antiamericane. Fui minacciato di essere additato come comunista rovinando la mia carriera, se avessi fatto lavorare in Spartacus, il mio amico Dalton Trumbo, sceneggiatore inserito nelle liste nere. Ci sono momenti in cui bisogna lottare per i proprio principi. Sono davvero orgoglioso dei miei colleghi attori che usano la loro influenza pubblica per lottare contro le ingiustizie. A 98 anni ho imparato una lezione dalla storia: spesso si ripete. Spero che L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo ricordi a tutti noi che le liste nere sono state un periodo terribile per la nostra nazione, ma che possiamo trarne insegnamento in modo che fatti del genere non si ripetano mai più”.
Douglas, che ha avuto modo di essere tra i primi a vedere il film, prima ancora che debuttasse al Festival di Toronto, ha elogiato la pellicola, dichiarando che cattura l’essenza di quel momento storico e il sentimento di paura che aveva invaso Hollywood in quei tempi. Si è solo scherzosamente lamentato di non essere stato chiamato a interpretare se stesso. L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo uscirà nelle sale italiane l’11 febbraio grazie alla Eagle Pictures.
Dalton Trumbo, condannato all’arresto in una prigione federale per essersi rifiutato di collaborare con il Comitato per le Attività Anti-americane, ostracizzato da Hollywood e costretto a lavorare sotto falso nome, viene riabilitato quando la star Kirk Douglas e il regista Otto Preminger inseriscono il suo vero nome nei successi Spartacus ed Exodus, chiudendo così di fatto il periodo delle liste nere.
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