Kim Rossi Stuart con Tommaso e Wim Wenders con Les beaux jours d’Aranjuez sono al momento in testa alla classifica delle stroncature da parte degli spettatori della Mostra del cinema di Venezia. Lo afferma il Codacons, che sta monitorando i giudizi del pubblico lasciati presso l’apposita bacheca allestita al Lido e gestita da Gianni Ippoliti.
Si registra un vero e proprio plebiscito all’interno dello spazio “Ridateci i soldi”, dove i visitatori della Mostra possono pubblicare stroncature sui film e i propri commenti su registi e attori – spiega l’associazione – Il pubblico sembra non aver affatto gradito i lungometraggi di Rossi Stuart e Wenders, e proprio i due registi stanno raccogliendo il maggior numero di critiche negative, in un testa a testa che potrebbe concludersi con un ex aequo.
Tra i commenti più divertenti pubblicati sulla bacheca del Codacons al Lido troviamo: “Caro Kim Rossi Stuart, ma quando hai preso l’agenda non potevi cercare alla “F” e chiamare Fantaghirò? Almeno era una favola…”; “Se il ministro Franceschini vuole portare più gente al cinema, non deve solo far pagare 2 euro il biglietto, ma deve vietare la proiezione di film come Les beaux jours d’Aranjuez, altrimenti al cinema non ci va più nessuno nemmeno gratis”; “Kim Rossi Stuart: che Iddio ti perdoni!!!!”; “Dopo le polemiche sulla scarcerazione del dj spagnolo che aggrediva i passanti, resta in libertà il regista tedesco Wim Wenders, in quanto non sarebbero state adottate misure alternative al carcere dopo la proiezione al Lido del film Les beaux jours d’Aranjuez…”.
Il commento più divertente e azzeccato sulla Mostra del cinema di Venezia – ricorda l’associazione – sarà premiato nei prossimi giorni con la “Coppa Codacons”.
Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo
Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti
Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"
Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"