Joseph Gordon-Levitt, neoregista e “drogato” di sesso virtuale


BERLINO – “Sesso online e pornografia virtuale? Sì, ma questo film è soprattutto un modo per riflettere, con ironia, sul modo in cui i media, di ogni tipo, influenzano le nostre vite”. L’attore prodigio Joseph Gordon-Levitt – nelle sale italiane nel fantascientifico Looper – 32 anni anni di vita e già 20 di carriera, esordisce dietro la macchina da presa con Don Jon’s Addiction, che la Berlinale ha selezionato in Panorama.

 

Lo ha scritto, diretto e interpretato per raccontare la storia di uno studente belloccio e muscoloso che riempie con soddisfazione le sue giornate tra feste in discoteca (in cui non sbaglia un colpo con le ragazze), passaggi in Chiesa dove “timbra il cartellino” con messa e confessione, e sessioni in palestra in cui recita le preghiere mentre fa pesi. Preghiere che servono a redimersi dall’abuso di masturbazione davanti ai video porno, nonostante riesca a infilarsi ogni sera nel letto una (bellissima) ragazza sempre diversa. Canotta bianca, pettorali in bella mostra, e tradizionale famiglia italiana, un paio di amici-complici sono il suo mondo. Finché non si imbatte in Barbara, “la ragazza più bella che abbia mai visto”. Ovvero Scarlett Joahnsonn, in versione “burina” e viziata. “Ho pensato subito a lei mentre scrivevo il film e sono felice che abbia accettato subito”. E poi c’è Julianne Moore, l’attempata collega di università che gli farà conoscere, finalmente, il vero senso del sesso. “Quando le ho proposto il copione mi ha detto: un altro film sul porno? – spiega il regista – Ma io le ho detto che in realtà si trattava di un film sull’intimità, sul modo in cui le persone entrano in contatto, sui media, sull’amore. Infatti in Don Jon’s Addiction ho creato una versione moderna del Don Giovanni con le fattezze di Rocky o dell’eroe di La febbre del sabato sera. Una persona che tende a trattare tutto e tutti come oggetti: la sua donna, la sua macchina, la religione, gli amici, la famiglia. Non si connette mai con nessuno”. Interprete di grandi film come Inception e Batman e regista di diversi cortometraggi, tra i suoi spiriti guida Joseph Gordon-Levitt dichiara di avere i fratelli Coen e Hal Hashby, Mike Nichols e Quentin Tarantino. E che, anche se ha parlato di sesso, non ha fatto riferimento né a Shame né a Boogie Nights.

  

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09 Febbraio 2013

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