L’attrice premio Oscar Jamie Lee Curtis, sempre molto attiva sulla propria pagina Instagram, dove conta quasi 6 milioni di followers, ha condiviso nelle ultime ore alcuni scatti risalenti ai suoi 16 anni. Nelle foto, in bianco e nero, la si può riconoscere attraverso il filtro del tempo. “I miei denti erano grigi perché mia madre prendeva la tetraciclina quando era incinta” racconta nella lunga didascalia associata alle foto. “Odiavo il mio nome” ricorda, “non avevo vere abilità ma in qualche modo sapevo di voler diventare un’artista molto prima di diventarlo”. La prima opportunità, riporta l’attrice, risale al 1977, quando un amico ex insegnante di Tennis, Chuck Binder, cambiò business iniziando a gestire attrice. Cercava qualcuno che per Nancy Drew alla Universal. Da lì, Lee Curtis entrò in un programma della Universal per interpreti. “Tempo fa, pre-Internet, c’era una cosa chiamata directory degli interpreti, che era un libro rilegato che pagavi per avere la tua foto sotto le varie categorie di artisti” racconta spiegando le foto pubblicate, in cui appare in diverse pose con a fianco alcune informazioni base, come l’altezza, il peso, il colore degli occhi e dei capelli.
“Dovevi pagare per ogni categoria in cui facevi parte ed è quello che avrebbero usato i direttori del casting, i registi e i produttori per il casting. Hanno sempre voluto una varietà di sguardi ed espressioni”. E conclude: “È così divertente ripensarci ora”.
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Questo il testo integrale, in italiano, della didascalia pubblicata dall’attrice: “Un tuffo dal mio passato. Odiavo il mio nome. I miei denti erano grigi perché mia madre prendeva la tetraciclina quando era incinta e io non avevo vere abilità ma in qualche modo sapevo di voler diventare un’artista molto prima di diventarlo. Quel momento è arrivato come un’esperienza inaspettata e accidentale quando, a casa durante una pausa invernale dal college, ho incontrato un amico, Chuck Binder, che insegnava tennis, che ha detto che ora gestiva attrici e ha detto che stavano cercando qualcuno che interpretasse Nancy Drew alla Universal e ho fatto Vuoi salire a prenderlo? Non l’ho capito ma ho finito per fare uno studio indipendente per un mese al mio college su come entrare nel mondo dello spettacolo e a fine mese ho finito per firmare un contratto di sette anni con @universalpictures come uno dei loro contratti da interpreti in un programma che avevano ancora allora nel 1977. Queste foto erano molto prima di quando avevo circa 16 anni, credo. Non credo nemmeno di aver fatto audizioni per qualcosa in quel momento. Tempo fa, pre-Internet, c’era una cosa chiamata directory degli interpreti, che era un libro rilegato che pagavi per avere la tua foto sotto le varie categorie di artisti. Per le donne, erano bambini, giovani, adolescenti, ingenui, protagonista, attrice personaggio. Dovevi pagare per ogni categoria in cui facevi parte ed è quello che avrebbero usato i direttori del casting, i registi e i produttori per il casting. Hanno sempre voluto una varietà di sguardi ed espressioni. È così divertente ripensarci ora”.
Jamie Lee Curtis, figlia di due attori famosissimi a Hollywood, Tony Curtis e Janet Leigh, raggiunse la fama tra anni ’70 e ‘8o come “Scream Queen” di alcuni leggendari film horror, tra cui Haloween di John Carpenter e Non entrare in quella casa di Paul Lynch. Per tutta la carriera giocherà sull’essere figlia dell’indimenticabile protagonista di Psyco, di cui rimetterà in scena la storica sequenza della doccia in alcuni scatti rimasti nella storia. Nel 2022 ha ottenuto il suo primo premio Oscar come attrice non protagonista per il suo ruolo in Everything everywhere all at once dei Daniels.
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L'attore 28enne, di origini senegalesi, sarà un giornalista d'inchiesta nella serie Sara e un programmatore informatico nel film Prophecy. "Purtroppo ancora oggi mancano ruoli all'altezza per gli afro-discendenti, ma qualcosa sta cambiando", dice