James Franco più videoartista che divo del cinema. L’attore è stato protagonista di un affollato incontro col pubblico al Festival di Roma, dove ha ricevuto il Cubovision Award. Produttore, regista e sceneggiatore ha portato a Roma il suo corto da regista, Dream (della durata di 1′) e Tar, film corale in cui è fra gli interpreti, basato sulle poesie di Ck Williams.
James Franco è rimasto a lungo bloccato sul red carpet dai numerosi fans, tanto che l’incontro è slittato di mezz’ora. Poi si è raccontato dagli inizi. Suo padre voleva che studiasse matematica. Nato e cresciuto a Palo Alto, nella California del Nord, luogo più di informatica che di cinema, è andato a scuola con la figlia di Steve Jobs. “Io avevo tante passioni: la recitazione, l’arte, la regia… un buon compromesso è stato iscrivermi alla facoltà di letteratura inglese. Solo che una volta a Los Angeles, nella terra dei film, ho capito di doverci provare e ho abbandonato l’università per fare l’attore. I miei non mi hanno più mantenuto, così sono andato a lavorare da McDonalds per due-tre mesi. Poco dopo mi hanno scelto per uno spot di Pizza Hut e da allora ho sempre lavorato come attore”.
Adesso, dopo 10 anni a Hollywood, ha deciso di esplorare altre passioni, la regia e l’arte. “Oggi recitare lo considero il mio lavoro di giorno, è una cosa che non abbandonerò, mi piace, mi ha fatto incontrare attori e registi fantastici, ma amo di più le altre cose che faccio”. Come regista ha diretto vari corti, docufiction, documentari e ha da poco finito le riprese di Child of God, dal libro di Cormac McCarthy. Come videoartist “vado contro le regole del cinema commerciale di Hollywood, per cui la narrazione lineare è fondamentale, io amo spezzettare il racconto, stravolgerlo”. Tra i progetti di arte contemporanea a cui è più legato c’è Rebel, con videoartisti come Douglas Gordon, ispirato da Gioventù bruciata di Nicholas Ray. “Io ho interpretato all’inizio della carriera James Dean in un biopic di Mark Rydell, onesto ma convenzionale. Mi era rimasta la voglia di esplorare questo personaggio e questo film in particolare, che dice molto sul cinema, sul mestiere di attore, sul diventare divi e su Hollywood”.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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