Taxi Iran, il nuovo film del cineasta iraniano Jafar Panahi, sarà in concorso al Festival di Berlino (5-15 febbraio) che ha annunciato oggi altri otto titoli della selezione. Arrestato il 2 marzo 2010 per la partecipazione ai movimenti di protesta contro il regime iraniano, dopo la mobilitazione delle organizzazioni a difesa dei diritti umani e del mondo del cinema a livello internazionale, il regista viene rilasciato su cauzione il 24 maggio dello stesso anno. Il 20 dicembre 2010 Panahi viene condannato a 6 anni di reclusione: gli viene inoltre preclusa la possibilità di dirigere, scrivere e produrre film, viaggiare e rilasciare interviste sia all’estero che all’interno dell’Iran per 20 anni. Il 16 febbraio 2013, il suo Closed Curtain vince l’Orso d’argento per la migliore sceneggiatura proprio alla Berlinale, che ha da sempre sostenuto questo regista perseguitato dal regime iraniano.
Gli altri titoli selezionati sono Body della polacca Malgorzata Szumowska, Big Father, Small Father and Other Stories del vietnamita Di Phan Dang, Journal d’une femme de chambre del francese Benoit Jacquot con Léa Seydoux e Vincent Lindon, il britannico Mr. Holmes di Bill Condon con Ian McKellen e Laura Linney, fuori concorso, l’americano Queen of the Desert di Werner Herzog con Nicole Kidman, James Franco, Robert Pattinson, il tedesco Victoria di Sebastian Schipper, il cinese Gone with the Bullets di Wen Jiang. La prossima settimana sarà annunciata la selezione completa.
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