ITALIA-INDIA

Un accordo italo-indiano è il fiore all’occhiello della politica di coproduzioni promossa dal ministero dei Beni Culturali. Per annunciarlo è venuto a Cannes Gianni Profita, direttore generale per il Cinema, insieme a una delegazione indiana: a loro e toccato animare il cocktail di benvenuto organizzato da Italia Cinema, Cinecitta Holding e Istituto Luce al Padiglione italiano sulla Croisette.
Tra i primi progetti Lezioni di volo, nuovo film di Francesca Archibugi scritto da Doriana Leondeff e prodotto da Cattleya, con budget previsto di 11 milioni e mezzo di dollari e set in Italia e India dal 2004: protagonista di questa storia di integrazione tra culture diverse Sophie Marceau. Aurelio De Laurentiis, da par suo, ha colto l’occasione al volo per un Natale a Bombay che proseguirà la fortunata serie delle commedie per le feste con Boldi&De Sica. Infine la collaborazione potrebbe segnare il recupero di un costoso progetto a lungo accarezzato da Gabriele Salvatores, quello di trarre un film dal romanzo di Amitav Ghosh, “Cromosoma Calcutta”: a produrlo sarebbe ora la Gam Film di Gherardo Pagliei e la regia, dopo la rinuncia dell’autore di Io non ho paura, passerebbe a Italo Spinelli, gia organizzatore di una rassegna su Bollywood.
“Per sostenere e difendere il cinema europeo – spiega Profita – occorre stabilire accordi che tengano conto di tutti gli aspetti della filiera: produzione ma anche distribuzione ed esercizio in una logica schiettamente imprenditoriale”. Ad esempio, è allo studio un meccanismo di sostegno “automatico” per la distribuzione dei film italiani all’estero. Accordi analoghi a quello italo-indiano, sono alla firma del ministro Giuliano Urbani anche per quanto riguarda Spagna e Australia. In Gran Bretagna e gia attivo un sistema di partnership insieme al Film Council, come anticipato da tamtam.
Quanto agli indiani, che saranno presto protagonisti di una rassegna al Festival di Ischia, e annunciata una visita alle Alpi piemontesi che potrebbero presto ospitare le riprese di qualche musical bollywoodiano (il 10/15% delle loro produzioni, spiega ancora Profita, vengono girate in Europa).