ITALIA A CANNES

Per “l’uomo in vespa” bisognerà aspettare. Ma al 54esimo festival di Cannes, che stasera si inaugura con il fumettone pop/musical Moulin Rouge, si respira un’atmosfera un po’ più italiana del solito. E di sicuro dell’anno scorso.
Laura Morante, bella e timida, campeggia su un paio di copertine importanti. Il settimanale di cinema&rock, popular/trendy, Les Inrockuptibles intervista la discrète, eroina della Stanza del figlio, definita “un’altra idea di attrice italiana, all’opposto di Gina Lollobrigida e Monica Bellucci”. In più una viaggiatrice che gira con Monteiro, Tanner, Vecchiali…
Ma anche Le Nouvel Observateur sceglie il volto senza trucco della “moglie” di Nanni per introdurre un megaspeciale di una cinquantina di pagine sull’Italia alla vigilia delle elezioni, titolo “Le soleil se lève au Sud”, informatissime schede sui protagonisti della battaglia politica o dell’economia. Tra loro Moretti, che non è solo uno dei favoriti del festival dove portò Caro diario, ma anche, a detta dei francesi, la spina nel fianco di Berlusconi. Più prevedibile l’ampio spazio che i Cahiers dedicano come sempre all’autore di Aprile.
Il 13 maggio, quasi a metà festival, è la data chiave per tutti gli italiani. Non a caso i nostri film passano dal 14 in avanti.
Ma intanto la faccia aperta di Vittorio De Sica ti sorride dall’atrio delle conferenze stampa, dove la prima star in passerella, Nicole Kidman, si è concessa in un incontro davvero troppo affollato e blindato. De Sica è oggetto di un omaggio per il centenario della nascita e i cinquant’anni dalla Palma d’oro a Miracolo a Milano. Mostra di foto per tutto il festival – la organizza Cinecitta’ Holding – e ritorno in sala del film, restaurato, il 15 maggio.