L’11ma edizione dell’Ischia Film Festival si chiude con due premi per la documentaristica targata Istituto Luce Cinecittà, con il primo Premio della sezione Documentari assegnato a La guerra dei vulcani di Francesco Patierno, e la Menzione speciale per Anija–La nave di Roland Sejko.
‘Un film unico nel suo genere’ viene definito il doc di Patierno, che grazie a un uso coinvolgente delle immagini d’archivio si permette il lusso di ‘dirigere’ due dive del calibro di Anna Magnani e Ingrid Bergman. Per Anija si tratta di un nuovo riconoscimento dopo il recente trionfo al David di Donatello, che giunge nella settimana in cui il film di Sejko debutta in home video.
Nell’ambito del Festival è avvenuta inoltre la consegna del premio Italian Film Commission al film L’intervallo di Leonardo Di Costanzo, altro film distribuito da Luce-Cinecittà e fresco vincitore del David come opera prima, e del Gran Premio della stampa estera al Globo d’Oro.
Quanto agli altri riconoscimenti assegnati dall’Ischia Film Festival figurano il premio per il Miglior Cortometraggio a Margerita di Alessandro Grande. Nella sezione Location Negata trionfa invece L’alfabeto del fiume di Giuseppe Carrieri. Abbas Kiarostami si aggiudica il Premio Castello Aragonese come miglior regista, per Qualcuno da amare e Jean Sorel il Premio alla carriera.
Il Premio Aenaria per la miglior scenografia è stato assegnato a Rossella Guarna per 11 settembre 1638 di Renzo Martinelli. Il premio Epomeo per la miglior fotografia va a Arnaldo Catinari per Viaggio sola di Maria Sole Tognazzi. Il Foreign Award, in collaborazione con APE (Associazione Produttori Esecutivi), va al produttore Donald Rosenfeld per Effie, scritto da Emma Thompson. Menzioni speciali per la sezione Location Negata a Dell’arte della guerra di Luca Bellino e Silvia Nuzzi, per la sezione documentari a Lovebirds-Rebel Lovers in India di Giampaolo Bigoli.
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