ISCHIA – Abbiamo incontrato Matilda De Angelis e Caterina Murino, presenti all’Ischia Film Festival per promuovere le loro ultime pellicole. Per la giovane Matilda, contesa da registi e copertine di femminili si tratta di Youtopia, la pellicola di Berardo Carboni sulla realtà virtuale, mentre la ex bond girl Caterina sta promuovendo Chi salverà le rose e Agadah.
Iniziamo da De Angelis chiedendo perché scegli sempre ruoli di donne anticonvenzionali. “Più che latro vengo scelta – dice – Quando accetto questi ruoli vuol dire che mi sono innamorata del personaggio, voglio essere il tramite attraverso il quale la storia sarà raccontata. Fino ad oggi ho avuto la fortuna di interpretare donne con delle storie bellissime, come dice il mio agente, la mia carriera è avvenuta in maniera strana, così veloce e piena di avvenimenti belli. Barcamenarsi in questo mondo non è facile perché è totalizzante, anche se sono riuscita a non farlo entrare nella mia sfera privata, ti rendi conto che la tua soddisfazione personale passa per quella lavorativa e non riesci a scindere le due cose, vuoi sempre di più. Devi restare concentrata e circondarti sempre di persone che possano riportarti alle cose importanti. Io so da dove vengo, cerco di ricordarmelo sempre, per fare in modo di sapere dove sto andando, questo, spero, mi consentirà di non andare fuori strada.”
L’attrice parla anche della sua carriera musicale: “L’ho accantonata un po’ negli ultimi tre anni. All’inizio mi giostravo fra musica e recitazione, poi è diventato sempre più difficile e impegnativo, avevo bisogno di concentrarmi sulla recitazione, anche perché avevo voglia di concentrarmi su qualcosa di nuovo. La musica fa parte di me da quando ho sei anni, volevo maturare e diventare più consapevole attraverso la recitazione, anche perché con il talento fine a se stesso e non coltivato non vai da nessuna parte, devi studiare e concentrarti sempre di più. Tutto ciò mi ha allontanato un po’ dalla musica.”
Anche se non come cantante, De Angelis ha partecipato a un video dei “The Giornalisti”: “È stato divertentissimo! Ho un amico che suona in una band di Bologna che si chiama “Tubax”, ero con loro a Piazza Maggiore a cantare una canzone dei “The Giornalisti”, da bravi fan quali siamo, e uno di questi ragazzi mi dice che ha al telefono Tommaso Paradiso che mi voleva parlare. In quel momento come tutte le cose della mia vita degli ultimi tre anni ho pensato: “cosa?”. Abbiamo parlato, ci siamo trovati bene ed è nata una bellissima collaborazione”. Non ci racconta i suoi progetti futuri Matilda, ma quando le chiediamo se le piacerebbe fare un musical si entusiasma. “Adorerei farlo! È uno dei sogni della mia vita unire le due cose che mi piacciono di più, non so se ne sarei in grado perché si ha bisogno di una grande tecnica, ma ne sarei felicissima.”
Murino, che ormai è divenuta un’attrice internazionale, ci racconta del suo ultimo progetto Agadah, pellicola coraggiosa, e complessa del regista Alberto Rondalli. Qual è il Suo rapporto con un film? “Se accetto di fare un film, rompo le scatole a tutti non appena è finito, perché voglio sapere le date di uscita e quando pubblicizzarlo, credo in un’opera alla quale lavoro e la sposo fino alla fine facendo anche la promozione”.
Chi Salverà le Rose e Agadah sono due mondi totalmente differenti e, sono fiera di entrambi, perché mi sono impegnata per interpretarli e quando accetto di fare un film, non mi importa nulla del numero di copie, della distribuzione, la cosa fondamentale per me è la lettura del copione. Poi non bisogna accettare un lavoro solo se il regista è famoso, anche Spielberg può fare delle cose brutte, come, appunto, un grande regista, mi ha detto “anche una scimmietta se la metti davanti un computer può scrivere Romeo e Giulietta”, solo che tu non lo sai perché non ce l hai mai messa, quindi anche un regista giovane può fare un capolavoro. Credo di aver partecipato a due grandi film, tra l’altro Agadah tornerà al cinema a Roma proprio dal 5 luglio.”
Quali sono i Suoi impegni futuri? “Ho appena finito il nuovo film di Leonardo Pieraccioni Se son rose, dove interpreto una delle sue ex, Benedetta che è una suora laica, sarò in due film francesi, e poi tornerò a teatro. A fine gennaio sarò in L’idea di ucciderti, mentre da marzo sarò nell’adattamento teatrale di Ozon Otto donne e un mistero con Anna Galiena, Debora Caproglio e Paola Pitagora.”
I film selezionati provengono da: Germania, India, Iran, Italia, Spagna, Stati Uniti e Turchia
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