Un angolo di mondo sospeso tra i vigneti collinari triestini e l’Adriatico, lì prossimo: Isabelle (Ariane Ascaride), astronoma e madre di mezza età, abita questo luogo, condiviso durante l’estate anche con il figlio Jerome, giovane uomo e musicista. In questa vita apparentemente lieve e bucolica, non casualmente s’insinua Davide, studente, che scardina le giornate della donna e del figlio, innescando la definitiva scelta finale di Isabelle.
Un personaggio femminile, quello interpretato dall’attrice francese, non stereotipato, come al contempo anche quelli maschili, “a vantaggio degli aspetti più intimi dei singoli personaggi, tutti incapaci di gestire un ruolo che la vita gli ha riservato loro malgrado”, ha spiegato Mirko Locatelli. “Ho sempre pensato a Isabelle come uno di quei personaggi del teatro borghese di Augier o Dumas, che portano il gioco della vita e della morte sul palcoscenico, che lottano contro se stessi e il loro sistema di valori pur di proteggere la propria posizione sociale. Isabelle è anche un film sull’incedere del tempo sui corpi, sull’ipocrisia e l’egoismo degli esseri umani, sul coraggio e la coscienza con la quale prima o poi ognuno di noi è obbligato a confrontarsi”, ha continuato il regista.
La complicità tra madre e figlio non viene meno, in una circostanza in cui la morte accidentale di una ventiduenne fa da cardine della vicenda: non mancano paure e pesi di coscienza, ma l’istinto reciproco di protezione e salvaguardia di sé dona una sorta di controllato equilibrio che soprattutto la donna crede di monitorare: sono ruoli in bilico, tutti e tre, in cui ciascuno “gioca” il proprio compito nella normalità apparente e in cui ciascuno è invece controllore più della vita altrui che della propria, stabilità troppo fragile per poter condurre a qualcosa di positivo. Solo ciò che per necessità di fatti si fa distante – Jerome partito per il parto della moglie – tutela in parte dall’essere fagocitato dalla complessa matassa della vicenda.
Realizzato con il contributo del MiBAC e della Friuli Venezia Giulia Film Commission, ha partecipato ed è stato premiato in festival internazionali: il film ha concorso al Montreal World Film Festival, mentre Ariane Ascaride ha vinto il premio Miglior Attrice al Cape Town International Film Market & Festival. Prodotto da Strani Film, casa di produzione di cui fa parte lo stesso Locatelli, con Rai Cinema: esce distribuito insieme a Mariposa Cinematografica dal 29 novembre.
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