“Questo film, tutto girato a casa nostra, mi piace da impazzire, perché mostra mia madre come era nella vita di tutti i giorni, lei che ha recitato in ruoli drammatici e comici, una persona deliziosa, una meraviglia averla avuta come mamma”. Così Isabella Rossellini, accompagnata dal direttore artistico della Festa di Roma Antonio Monda, ha presentato al pubblico Ingrid Bergman, omaggio della Cineteca Nazionale nel centenario della nascita della grande attrice.
Si tratta di un episodio (20 minuti di durata) firmato da Roberto Rossellini che fa parte di Siamo donne, film a più mani, e mostra la Bergman alle prese con un pollo dispettoso di una vicina di casa, deciso a rovinarle l’amato giardino.
Sollecitata da Monda la Rossellini ha parlato dei suoi genitori. “Non li ricordo molto insieme perché hanno divorziato quando avevo tre anni, ma erano rimasti molto amici e una delle cose che mi piaceva di più da bambina era cenare con loro. Benché fossero divorziati si vedeva che si volevano bene e ridevano l’uno dell’altro, si prendevano in giro. Tutti e due avevano un gran senso dell’umorismo, erano buffissimi insieme come fossero Stanlio e Ollio”.
La figlia ha festeggiato l’anniversario della madre pochi giorni fa con Christian De Sica, con gli attori Jeremy Irons, Gerard Depardieu, e Fanny Ardant. Il centenario è stato celebrato in diverse città: Parigi, Londra, New York. “A Roma sono più affettuosi, forse perché è il nostro carattere, e poi perché mamma aveva la mia famiglia qui. Lei ha avuto una carriera eccezionale di attrice, parlando 5 lingue si è integrata anche nella cultura italiana, non tutta la vita ma per un decennio. E’ stata anche una famosa attrice sia svedese, sia hollywoodiana, e non dimentico il teatro in Francia e Inghilterra. Se penso a una grande attrice come Katharine Hepburn, la collego solo all’America, mia madre invece spazia, e questo la rende diversa e particolare”.
Che cosa ha ereditato del suo carattere? “Pulire. Se non recitava puliva. Io pulisco e metto a posto casa. Mia madre era molto timida, timidissima, diventata tutta rossa. Io lo ero, ma un po’ meno e crescendo sono cambiata. Mia sorella gemella è timida come la mamma. Non so che cosa ho preso di mia padre? Forse il fatto di essere estroversa”.
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“Ho scoperto Verdone a casa, con i suoi personaggi visti e rivisti in tv, era diventato uno di famiglia. Sul set è un regista molto serio, scientifico, sa bene cosa vuole, anche se un terzo del film è improvvisato”, dice di lui l'attrice Paola Cortellesi protagonista alla Festa del cinema con l'attore e regista romano degli Incontri ravvicinati. Lui l’ha scoperta al cinema e in tv come attrice comica, brillante e anche drammatica: “è dirompente, abbiamo la stessa ironia e c’è una grande sintonia tra noi”. Presto li vedremo nei rispettivi film Gli ultimi saranno ultimi e L'abbiamo fatta grossa