Piero Pelù, defunto, è adagiato in una vasca. E’ l’installazione Piero Pelù/J. Marat, un tableau vivant nato da un’idea di Cineteca Milano e dalla creatività che verrà inaugurato il 15 luglio al MIC – Museo Interattivo del Cinema di Milano.
Ispirata al celebre dipinto di Jacques-Louis David ‘La morte di Marat‘ (1793), l’opera è realizzata con una delle riproduzioni del rocker utilizzate nella commedia nera I Cassamortari di Claudio Amendola (2021) ed è accompagnata dall’esposizione dei frame più suggestivi dei film che si ispirano all’illustre opera neoclassica.
La mostra è l’occasione per ospitare, ogni sabato, a partire dall’inaugurazione per tutto il periodo dell’esposizione, una rassegna cinematografica delle opere del percorso espositivo, composta sia dai grandi film che citano il dipinto di David, come Il ventre dell’architetto di Peter Greenaway, Marat/Sade di Peter Brook, A proposito di Schmidt di Alexander Payne, Il Padrino di Francis Ford Coppola, sia dai film che raccontano la vicenda di Marat da un punto di vista storico, come il Danton di Andrzej Wajda.
Nel film di Amendola, Pelù – nei panni di un rocker – muore, viene riesumato diverse volte e per diverse volte viene truccato e plastificato.
L’esposizione, dal 31 luglio al 15 settembre 2024, è la prima grande monografica dedicata al celebre attore, con la collaborazione del CSC e dell’Archivio Luce: il progetto si colloca all’interno della quinta edizione della “Terrazza della Dolce Vita”, a cura di Simona Ventura e Giovanni Terzi
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