Il titolo originale de I segni del cuore, fresco vincitore del Miglior film e della Miglior sceneggiatura non originale agli Oscar, è CODA, un acronimo di “child of deaf adults”, che sta a indicare quei bambini cresciuti da genitori non udenti. La protagonista del film è infatti l’unica persona udente nella sua famiglia, composta da padre, madre e fratello maggiore. La vita di Ruby (Emilia Jones) è stata da sempre condizionata dalla disabilità dei suoi familiari, costringendola fin da bambina a svolgere il ruolo di interprete per loro in tutti i contesti possibili, anche quelli lavorativi. Una responsabilità che diventa insostenibile quando la ragazza decide di seguire il proprio sogno di diventare una cantante, provando a sostenere il provino per il rinomato Berklee College of Music. La sua passione, per ovvi motivi, non può essere compresa del tutto dai componenti della sua famiglia, che per accettarla dovranno superare non poche difficoltà.
L’alto impatto emotivo del film, che racconta con ironia e delicatezza la condizione di persone non udenti in una società non del tutto aperta alla diversità, è stata la carta vincente per il trionfale percorso del film, fin dai due premi ottenuti al Sundance del 2021, dove ha debuttato. Ma niente sarebbe stato possibile senza l’incredibile cast composto per la maggior parte, a differenza del film originale francese La famiglia Beliér, da persone appartenenti alla comunità dei non udenti. Oltre a Daniel Durant e Marlee Matlin, vincitrice dell’Oscar nel 1987 per il suo ruolo in Figli di un Dio minore, spicca Troy Kutsor, la cui interpretazione è avvalorata da una incredibile serie di riconoscimenti che si conclude con la ciliegina sulla torta della vittoria come Miglior attore non protagonista agli Academy Awards.
La rincorsa agli Oscar del film diretto da Sian Heder è partita da lontano, per un’opera indipendente e a basso budget che di certo non puntava così in alto. Nei pronostici, il sorpasso a Il potere del cane di Jane Campion, favorito con le sue 12 nomination, è avvenuto probabilmente la sera in cui sono stati assegnati gli Screen Actors Guild Award, in cui I segni del cuore è uscito con il premio più prestigioso, quello di Miglior cast cinematografico. In quel momento, è stato evidente quanto il film fosse rimasto impresso nel cuore del pubblico e degli addetti ai lavori, probabilmente propensi a premiare il messaggio inclusivo del film a discapito di opere molto più blasonate e ambiziose.
Nonostante sia disponibile in streaming già da qualche giorno, I segni del cuore uscirà nelle sale italiane con Eagle Pictures il 31 marzo, forte della popolarità acquisita con il trionfo agli Oscar. Dopo un anno di successi in giro per il mondo, il film è pronto a lasciare il suo “segno” anche nel cuore degli italiani e non c’è modo migliore per farlo che al cinema. Il grande schermo, infatti, riesce a valorizzare le straordinarie interpretazioni degli attori in scena, che, privati della voce, fanno dei loro volti e dei loro corpi degli strumenti espressivi unici e inimitabili.
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