Il podcast Un viaggio dispari – sei episodi realizzati da Chora Media per Archivio Luce per ripercorrere la lunga lotta per l’emancipazione femminile in Italia durante il Novecento – è stato al centro di un incontro alla Camera dei Deputati che ha unito alcune autorevoli voci femminili per parlare di conquiste di ieri e di oggi.
Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà, racconta la genesi del progetto che nasce da una sua constatazione. “Mi sono resa conto che l’Archivio Luce, che compirà cento anni nel 2024, non conteneva neanche un’impronta femminile. Ho pensato che fosse importante fare acquisizioni di lavori di fotografe e autrici e anche che fosse fondamentale esplorare l’archivio con i nuovi media, tra cui proprio il podcast, che consentiva di raccontare la Storia delle donne attingendo alle voci e ai suoni anziché alle immagini. Il film di Paola Cortellesi, C’è ancora domani, che tra l’altro finisce proprio con alcune immagini dell’Archivio Luce, sta confermando con il suo grande successo la centralità del discorso sulla parità, discorso ancora aperto: pensiamo alle iniquità nel mondo professionale oppure al fatto che le donne Cavaliere del lavoro sono solo il 3% del totale”.
A introdurre il panel è stata la vicepresidente della Camera, Anna Ascani, che ha sottolineato come “Il viaggio dispari sia un titolo davvero efficace che racchiude la fatica delle conquiste, mai scontate”. Per la deputata Simona Bonafè “la società cambia più lentamente delle leggi. La Costituzione, scritta anche da 21 donne, membri della Costituente, sancisce la parità, eppure il gender gap non è ancora stato superato del tutto, sia in termini di occupazione che di uguaglianza di paga. Inoltre, l’Italia è drammaticamente il Paese dove, ogni due giorni, avviene un femminicidio”. Ma Bonafè sottolinea anche come ci siano donne a capo delle massime istituzioni, dalla Presidenza del Consiglio alla Corte di Cassazione. “Sono tutte conquiste degli ultimi tre o quattro anni. Eppure, tuttora le donne guadagnano circa il 20% in meno degli uomini, l’occupazione femminile dipende anche dal carico familiare. Il PNRR ci consente di investire per conciliare i tempi di vita e di lavoro delle donne, un aspetto fondamentale. C’è parità giuridica ma c’è ancora tanta strada da fare per renderla effettiva. I servizi sono necessari ma non sufficienti”.
Anche la giornalista ed ex parlamentare Flavia Perina si riallaccia al successo di C’è ancora domani. “Quel successo racconta la riconoscenza verso le madri e le nonne, la forza di quel desiderio di emancipazione e della politica come produttrice di speranza. Alla prima votazione aperta alle elettrici, nel 1946, furono più donne che uomini a recarsi al seggio. Oggi di quel desiderio e di quella passione politica non resta molto, si assiste all’erosione di alcuni diritti della maggioranza, come ad esempio il diritto allo studio, con i costi delle università che potrebbero spingere le famiglie a scegliere tra il figlio maschio e la figlia femmina ai danni di quest’ultima. Ci sono giovani donne che sognano il matrimonio come soluzione di vita. Tuttavia, il femminismo ha impregnato tutta la società, a sinistra come a destra. Al di là dei luoghi comuni che vedevano le donne di destra come angeli del focolare o del ciclostile”.
Patrizia Gabrielli, professoressa di Storia contemporanea e Storia di genere all’Università di Siena, è consulente scientifica del podcast insieme alla collega Elvira Valleri. Per Gabrielli lo strumento del podcast permette “un registro narrativo orizzontale, corale, e favorisce la soggettività degli storici che possono far emergere la propria passione ed entrare in relazione con l’ascoltatore”. Elvira Valleri insiste sul fatto che la storia delle donne “non è parziale ma anzi coglie meglio, illuminando con una luce radente, il senso di alcuni processi”. E aggiunge: “I nuovi media offrono la possibilità di mostrare la complessità come emerge anche dalla documentazione dell’Archivio, mentre la voce narrante di un’attrice come Cristiana Capotondi ci permette di entrare in quel viaggio tortuoso che è stata la conquista dei diritti lasciando aperte le domande che la Storia sempre ci pone”.
Ed è proprio Capotondi a concludere l’incontro, ricordando come per lei, nata nel 1980, l’imperativo fosse essere indipendente e realizzata nella professione. “Mia madre è diventata farmacista volendo fare il medico perché questa professione non sarebbe stata conciliabile con la famiglia. Oggi, come dice Perina, ci sono ragazze che immaginano di realizzarsi restando a casa: cosa può spingerle a immaginare questo? Noi raccontiamo donne che hanno conquistato il palco, oggi le nostre storie sbancano il botteghino come dimostra il film di Paola Cortellesi. Siamo protagoniste non delle storie d’amore ma della Storia e raccoglieremo il testimone di quelle libertà tanto faticosamente conquistate, come Alfonsina Strada, la prima donna che ha corso il Giro d’Italia”.
Il podcast Un viaggio dispari – disponibile su tutte le piattaforme gratuite – tocca argomenti come il voto alle donne, la parità sul lavoro, il divorzio, l’interruzione di gravidanza, il delitto d’onore.
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