Il Vaticano e il Box Office contro ‘Legion’

“Legion ha sollevato poche controversie religiose – aveva affermato, un po’ deluso, il regista Scott Stewart alla stampa americana – Non è che le volessimo, ma ce ne saremmo aspettati”.
Eccolo accontentato: il pastiche horror che mescola angeli e pallottole, che in America non ha suscitato clamori – nel bene e nel male – nella puritana Italia del Vaticano non ha mancato di farsi notare.

“Un film discutibile e confuso – l’ha definito Radio Vaticana – che plaude a un Dio sanguinario e vendicativo e, nel raccontare l’invio sulla terra di angeli sterminatori, colleziona una serie di scene horror, una concatenazione di richiami biblici evocati a sproposito e un florilegio di assurdità teologiche”.

Tuttavia, le polemiche non hanno valso al film, come forse il regista sperava, un buon successo al botteghino. Legion, che è uscito in Italia il 12 marzo portandosi già dietro un incasso mondiale non miracoloso, si è piazzato solo al nono posto, con un incasso di 297,318 euro. Forse è la concorrenza spietata. Alice in Wonderland di Tim Burton, uscito la settimana precedente, non vuol proprio saperne di mollare il primo posto, monopolizzando l’attenzione del pubblico. Oppure, Legion semplicemente non ha santi in Paradiso!