‘Il Tempo dei Giganti’, grido di una terra ferita: la tragedia della Xylella

Viaggio di un uomo nella terra devastata dall'emergenza fitosanitaria del secolo. Al cinema dal 16 marzo e in tour con proiezioni evento alla presenza dei registi Davide Barletti e Lorenzo Conte


In Salento sta avvenendo la più grave emergenza fitosanitaria del secolo. Xylella Fastidiosa, un batterio da quarantena, sta decimando gli alberi d’ulivo della Puglia. L’epidemia avanza verso Nord, minacciando i territori dell’Unione Europea. Purtroppo non esiste ancora una cura. Il Tempo dei Giganti narra il viaggio di un uomo, Giuseppe, nella Piana degli ulivi monumentali, terra del padre. Dovrà avvertire l’anziano contadino dell’imminente arrivo dell’epidemia e metterlo al corrente della vastità del pericolo rappresentata dal batterio invisibile.

Il Tempo dei Giganti è al cinema da giovedì 16 marzo e verrà presentato in varie città durante eventi speciali moderati da giornalisti e alla presenza dei registi Davide Barletti e Lorenzo Conte (qui il programma completo). Martedì 21 marzo è atteso l’incontro di Roma, al Cinema Troisi. L’evento avrà inizio alle 20 e per ogni biglietto sarà devoluto un euro alla onlus Save the Olives.

Il film, prodotto da Dinamo Film e Fluid Produzioni, è liberamente ispirato al libro di Stefano Martella La morte dei giganti. Il batterio Xylella e la strage degli ulivi millenari, edito da Maltemi.

In Il Tempo dei Giganti il protagonista Giuseppe riporta al padre ciò che ha visto in Salento e affronta le devastanti conseguenze della desertificazione e del cambiamento climatico. Testimonianze, opinioni contrastanti e memorie si intrecciano in un viaggio che suona come il grido d’allarme di una terra ferita.

“Le vicende che raccontano il territorio e una comunità sociale hanno sempre contraddistinto i nostri film e la Puglia è stata costantemente il teatro privilegiato per ambientare queste storie”, hanno dichiarato i registi Davide Barletti e Lorenzo Conte. “È stato chiaro fin da subito quello che stava avvenendo sotto i nostri occhi: l’arrivo in Salento di una malattia così devastante come laXylella sarebbe stato uno shock e avrebbe repentinamente cambiato un intero territorio e la sua comunità. Desertificazione, cambiamenti climatici, riscaldamento globale, pandemie del mondo umano e mondo vegetale, globalizzazione dei mercati e nuovi organismi patogeni importati da Paesi lontani: l’ulivo è il simbolo di tutto questo. Fa parte della nostra quotidianità, è l’albero intorno al quale si sono sempre ascoltate le storie, i suoi tronchi e le sue chiome sono monumenti che hanno disegnato negli ultimi secoli il paesaggio della Puglia, rendendolo condiviso ad una comune identità mediterranea. Oggi tutto questo non c’è più”.

autore
A.C.
,
17 Marzo 2023

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