All’ingresso alla scuola elementare, la piccola Nora, di soli 7 anni, è testimone degli atti di bullismo subiti dal suo fratello maggiore Abel, anch’esso studente nella stessa istituzione. Inizialmente sconvolta, la bambina tenta di attirare l’attenzione degli insegnanti e del padre, ma Abel insiste nel mantenere tutto segreto per evitare ritorsioni da parte dei suoi persecutori. Nora si trova così a vivere un conflitto interiore straziante, mentre suo fratello, per sfuggire all’isolamento, abbraccia gli stessi comportamenti dei bulli, rischiando di passare da vittima a carnefice, fino a un toccante epilogo.
La regista belga Laura Wandel narra questa piccola ma intensa storia con straordinaria sensibilità, mantenendo uno sguardo ad altezza di bambino e concentrandosi sui volti dei due talentuosi protagonisti. La narrazione coglie perfettamente la complessità del microcosmo infantile, con le sue fragilità e crudeltà, un mondo in cui gli adulti faticano ad entrare, siano essi genitori o insegnanti. Grazie alle tecniche di ripresa e alle coinvolgenti interpretazioni dei giovani attori, soprattutto la brillante Maya Vanderbeque nei panni di Nora, lo spettatore può vivere in prima persona le dolorose esperienze di emarginazione e bullismo raccontate dal film.
Nel cast, oltre alla straordinaria performance di Maya Vanderbeque (Nora), spiccano le interpretazioni di Günter Duret (il fratello Abel), Karim Leklou (il padre) e Laura Verlinden (Madame Agnès).
Il film ha ricevuto nel 2021 il Premio Fipresci come Miglior Film al Cannes Film Festival, ha ottenuto 10 nomination e 7 premi ai Magritte Awards. Nel 2021, al London Film Festival, è stato premiato come Migliore Opera Prima, e nel 2021 agli European Film Awards ha ricevuto la nomination come Scop.
Il patto del silenzio è un film adatto a tutti, ma particolarmente consigliato a insegnanti, genitori e figli, offrendo una prospettiva toccante sul tema del bullismo e dell’emarginazione.