Il palmarès del Torino Film Lab: terna italiana

Il palmarès del Torino Film Lab 2019: Maternal di Depero, Unrest prodotto da Pini, Cuban Dancer coprodotto italiano


TORINO – La serata torinese del 23 novembre è la festa assoluta del Torino Film Lab, culminata con il Meeting Event (21-23/11): 16 Award e una menzione speciale conferiti ad altrettanti progetti, suddivisi per sezioni specifiche e con giurie dedicate, in cui si segnala il TFL World Co-Production Fund Award, premio del valore di 50mila euro, assegnato per la prima volta quest’anno dalla Comunità Europea, dedicato ad un’opera terza o quarta. 

Complessivamente i progetti vincitori si sono aggiudicati premi a sostegno di sviluppo, produzione e distribuzione, per un valore totale di 437mila euro.  

Il palmarès del Torino Film Lab, dodicesima edizione, annovera The Sky Is Mine di Deepak Rauniyar (Nepal/ Norvegia /Germania/ Paesi Bassi /Singapore), neonato TFL World Co-Production Fund Award, appunto: la giuria, composta da Ed Guiney, Paz Lazaro e Carole Scotta, ha selezionato il film insieme a Brother Danger di Pablo Fendrik e Cidade; Campo di Juliana Rojas; il progetto vincente è un thriller, una corsa contro il tempo, un ritratto del Nepal, una società complessa ai margini di un nuovo futuro.

S’affiancano anche tre TFL Audience Design Fund Award,a Cuban Dancer di Roberto Salinas (Italia/Canada/Cile), La Nuit des Rois di Philippe Lacôte (Francia/Canada/Costa d’Avorio) e, il già acclamato a livello internazionale, Maternal di Maura Delpero (Italia/Argentina): ciascuno s’aggiudica una cifra di 40mila euro. 

FeatureLab, che tra gli altri lo scorso anno ha visto premiato Piccolo Corpo di Laura Samani, prodotto da Nadia Trevisan per Nefertiti Film, quest’anno assegna lo stesso premio, il TFL Production Award (40mila/cad), a Victus di Andrei Tănase (Romania) e ad Unrest di Cyril Schäublin (Svizzera), prodotto da Michela Pini, ticinese: “mentre la tecnologia sta trasformando una comunità montana del XIX secolo, due amanti s’incontrano nel movimento anarchico dell’orologiaio”, narra la sinossi.

Inoltre, TFL Co-Production Awards (50mila/cad), con il support di Creative Europe – MEDIA, conferito a Houses di Veronica Nicole Tetelbaum (Israele), A Male di Fabián Hernández (Colombia/Paesi Bassi), e a Runner di Marian Mathias (Germania/Francia/Stati Uniti). Questi premi sono stati selezionati dalla giuria composta da Isabelle Glachant, Julia Oh, Adina Pintilie, Katriel Schory e da Giona A.Nazzaro, delegato generale della Settimana Internazionale della Critica – Venezia. 

TorinoFilmLab con i partner di ScriptLab e FeatureLab, hanno conferito 7 premi collaterali, oltre ad una menzione speciale:

TFL White Mirror (3mila euro) a Wild Encounters di Sarah Arnold (Francia/Svizzera)

Hamilton Behind the Camera Award – Talent for the Future (5mila euro) a The Songsmith di Bayu Prihantoro Filemon (Indonesia)

CNC Award (8mila euro) a Painless di Michael Wahrmann (Brasile), con Menzione Speciale Ze di Lkhagvadulam Purev-Ochir (Mongolia)

ArteKino International Prize (6mila euro) ad Unrest di Cyril Schäublin (Svizzera) 

Amsterdam Post Lab Award (10mila euro, oltre ad una borsa di studio) ad Unrest di Cyril Schäublin (Svizzera)

Sub-ti Award (per la realizzazione di sottotitoli in varie lingue) a A Male di Fabián Hernández (Colombia/ Paesi Bassi)

Sub-ti Access Award (per la realizzazione di sottotitoli dedicati a non udenti e ipoudenti) a A Year of Cold di Min Bahadur Bham (Nepal/Francia/Norvegia/Singapore/Birmania)

Con questo “podio” si conclude l’edizione di quest’anno del TFL, che tra le prossime novità ha già annunciato una modifica del ruolo di Savina Neirotti, co-ideatrice di TFL e direttore esecutivo, che dal 2020 si occuperà di consulenza strategica; per gli autori e tutte le figure professionali interessate alla prossima edizione del TFL, sul sito www.torinofilmlab.it sono già attive le “Call for Application 2020”.  

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