Un mosaico in vetro color oro e sabbia, in stile veneziano. Duecentosessanta metri di fronte e 22 in altezza, 900 mq di facciata, 137mila metri cubi di volume complessivo, 3.600 mq di area espositiva, 3.000 tonnellate di acciaio: il nuovo Palazzo del Cinema e dei Congressi, che sorgerà al Lido, a fianco dell’ex Casinò, dovrà essere pronto per la primavera del 2011, in coincidenza con i 150 anni dell’Unità d’Italia. Lo ha promesso il ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi alla cerimonia di posa della prima pietra. “In realtà più che una posa è un colpo di badile per iniziare gli scavi”, ha scherzato il governatore della Regione Veneto Giancarlo Galan, ricordando il “mare incredibile di ostacoli e di burocrazia superati”. Galan, come anche il sindaco Massimo Cacciari e il DG Cinema Gaetano Blandini, ha però insistito sull’unità d’intenti raggiunta dalle istituzioni locali e dello Stato. Mentre il presidente della Biennale Paolo Baratta ha commentato: “Si tratta di una struttura molto complessa che porterà 2.700 posti in tre sale e un alto livello tecnologico che ci mette al pari con i più grandi festival del mondo”.
Lungo percorso, quello del Palazzo del Cinema, progettato dallo studio 5+1 AA di Rudy Ricciotti: un progetto italiano che vinse la gara internazionale nel 2004 per le sue caratteristiche di oggetto “metafisico, senza scala ed enigmatico come il luogo in cui si trova”. Realizzato ora dalla Sacaim, impresa impegnata anche nella ricostruzione del Teatro La Fenice, insieme a diverse altre ditte non tutte venete, come viene espressamente precisato, costerà 70 mln di euro, cofinanziati dal governo con la Regione e il Comune. Su questo punto è Cacciari a stemperare gli entusiasmi celebrativi: “Contiamo di ottenere gran parte delle risorse necessarie attraverso la vendita dell’ex area ospedaliera dell’Ospedale al mare. Speriamo di farcela ma sappiamo di correre un rischio, la strada non è in discesa”. L’altra incognita riguarda il completamento dei lavori in tempo per i festeggiamenti del 150° compleanno dell’Italia come pure la convivenza tra l’imponente cantiere e le prossime due Mostre del Cinema. Ma su questo il ministro Bondi rassicura i molti presenti: “L’Expo di Milano ha dimostrato che quando tutti si impegnano per lo stesso obiettivo si ottengono grandi risultati. Il buon senso ci dice che è la cooperazione e la collaborazione tra le istituzioni a risolvere i problemi”. Tra le opere pubbliche per il 2011 figurano anche l’auditorium del Maggio Fiorentino a Firenze e la ristrutturazione del Teatro San Carlo di Napoli (guarda anche il sito italiaunita2011).
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