Il mondo del cinema al tempo del lockdown

La mostra ‘Prove di libertà’ del fotografo Riccardo Ghilardi, fino al 6 giugno al MAXXI, poi negli Studi di Cinecittà fino al 31 luglio


Dopo le esposizioni dedicate a Douglas Kirkland, il fotografo dei divi internazionali, a Francesco Escalar, con i suoi ritratti ravvicinati di personaggi del nostro cinema, a Rino Barillari, il re dei Paparazzi, Istituto Luce Cinecittà ancora una volta rende omaggio al lavoro fotografico. Questa volta tocca al fotografo romano Riccardo Ghilardi, classe 1971, che con le sue oltre 90 immagini della mostra ‘Prove di libertà’ ci restituisce l’atmosfera vissuta dal mondo del cinema in occasione del primo lockdown nazionale di marzo e aprile 2020. L’esposizione è visibile a Roma gratuitamente dall’11 maggio al 6 giugno presso lo Spazio Extra del MAXXI e a seguire nel percorso “Cinecittà si Mostra”, l’esposizione permanente negli Studi di Cinecittà, fino al 31 luglio (salvo modifiche dovute alla legislazione Covid vigente).

Ghilardi documenta quell’improvvisa sospensione del tempo, come scrive Alberto Barbera nell’introduzione al catalogo della mostra, “fissando istanti emblematici nella vita di registi, attrici e attori alle prese con le prove inedite non di un film, ma di pura e semplice sopravvivenza”. E accanto alle immagini in bianco e nero intime e di vita familiare dei protagonisti del cinema, la mostra presenta quelle a colori di sale cinematografiche, grandi e piccole, vuote insieme: non solo gli interni senza pubblico ma anche gli esterni deserti sia di monosale, come il Cinema dei Piccoli o il Farnese, sia di multiplex, come The Space Cinema – Parco de’ Medici.E a completare la cronaca di un Paese bloccato gli squarci in bianco e nero della Città Eterna, del tutto disabitata, con rare presenze umane.

“Il progetto è cominciato con la città e la prima volta che sono uscito di casa, il 13 marzo, inizio del lockdown generale, il vuoto sospeso e irreale vissuto mi ha dato la sensazione che i colori si fossero azzerati, ho avuto la percezione di un bianco e nero statico, neorealista – spiega Ghilardi –  Quando poi ho raccontato la quarantena di attori e registi, quelle prove di libertà che trovavo dentro casa erano comunque collegate alla strada che percorrevo per arrivare da loro. Un bianco e nero che si sposava con il fatto che tutte queste persone erano chiuse nella loro intimità. Ho scelto invece il colore perché nel cinema tutto è possibile, volevo che queste immagini fossero il simbolo della speranza, della ripartenza”. Quelle dei protagonisti del cinema sono tutte istantanee e non pose, foto spesso rubate con lo zoom senza che il soggetto ne fosse consapevole o avvertito, altre volte realizzate chiedendo al soggetto di riprendere quello che stava facendo prima dell’arrivo del fotografo.

Come vivere quell’isolamento che ha sconvolto la vita di tutti noi? Alla maniera di Matteo Garrone che si gode tranquillo all’esterno della sua abitazione il sole primaverile con alle spalle l’insegna del lavaggio cani di Dogman; oppure come Sabrina Impacciatore che chiusa in casa attraverso la finestra guarda malinconica la pioggia. Forse l’atteggiamento positivo lo suggerisce il poster della mostra: un Alessandro Gassmann che quella mascherina, ormai parte del nostro abbigliamento, vorrebbe lasciare alle sue spalle ma davanti lo attende una strada accidentata, piena di sassi, che ancora va percorsa. In fondo molti dei protagonisti delle istantanee di Ghilardi sono ‘prigionieri’ tra le mura domestiche, ma le reazioni a questa clausura forzata sono diverse se non opposte. Rocco Papaleo stravaccato e dormiente su una poltrona; una pensierosa Margherita Buy affacciata alla finestra; altri vivono momenti di intimità familiare come Pierfrancesco Favino e Anna Ferzetti insieme alla loro figlia o Marco Giallini davanti alla tv insieme ai figli Rocco e Diego; sullo sfondo del Gazometro Ferzan Ozpetek con tanto di mascherina indugia in terrazza; un atletico Alessandro Borghi alle prese con gli attrezzi di ginnastica; Edoardo Leo avvolto dall’accappatoio in completo relax con sigaretta; l’ironica Paola Minaccioni al balcone con ombrello mentre il cielo minaccia pioggia; Nicole Grimaudo incinta accarezza la sua prossima maternità sul balcone di casa; Stefano Fresi impegnato nel giardinaggio; Carlo Verdone suona rilassato la sua vecchia Rickenbacker.

“Ho iniziato a girare per la mia città durante la ‘fase 1’ del lockdown realizzando un reportage sul vuoto surreale di Roma e il mio. Smarrito, impaurito e arrabbiato come tutti credo, per quello che il nostro pianeta sta vivendo – racconta Ghilardi -. Era il 12 marzo quando attraversando le strade vuote mi sono trovato a passare davanti alla casa di un amico caro, prima che un attore meraviglioso. Non ho resistito a citofonargli per salutarci a distanza e scambiarci emozioni. Ho scattato la prima fotografia, diversa da tutti ritratti ‘comodi’ a cui ero stato abituato nel mio percorso artistico. Così e nata l’idea di questo lavoro. Un ‘manifesto’ del cinema che attende con ansia, studia, si prepara e non vede l’ora di ripartire”.

Ghilardi, dopo numerosi reportages per importanti pubblicazioni, nel 2008 il suo focus artistico abbraccia anche il mondo del cinema. In occasione della 5° edizione della Festa del Cinema di Roma, presenta “Lo sguardo non mente. Tutta la verità in 1/125 di secondo attraverso gli occhi del cinema italiano”; nel 2013 presenta “Donne in Luce” alla Casa del Cinema di Roma, ritratti di cinquanta attrici italiane fotografate negli spazi abbandonati del vecchio Istituto Luce e del Centro Sperimentale per la Cinematografia; nel 2018 presenta “Three Minutes”, un racconto fotografico di ritratti di artisti realizzati durante i festival di cinema più importanti del mondo, curato da Vincenzo Mollica. Dall’agosto del 2011 Ghilardi entra a far parte del team di ritrattisti dell’agenzia internazionale Contour by Getty Images, con sede a New York, e pubblica sui maggiori magazine italiani e internazionali.

La mostra “Prove di libertà” è organizzata da Camilla Cormanni per Istituto Luce Cinecittà, curata da Martino Crespi, realizzata con il sostegno di Mastercard, il supporto della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MIC, partner culturale Rai Cinema.

Info e orari: MAXXI https://www.maxxi.art/orari-e-biglietteria/

 CINECITTA’ https://cinecittasimostra.it/orari-e-biglietteria/

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