Il ministro in visita all’Italian Pavilion

Il ministro: “Qui sono rappresentati i grandi maestri del passato e dell’oggi, il sistema Italia sta investendo sul cinema con risorse e regole nuove e questo padiglione ne è la conferma"


CANNES. “Non sono riuscito a vedere a Roma i film di Garrone, Moretti e Sorrentino per questioni di paternità. Li vedrò tutti e tre, ma non so quale titolo andrò a vedere per primo. Intanto aspettiamo l’esito di questa edizione del Festival di Cannes così importante per il nostro cinema”. Così il ministro Dario Franceschini che, arrivato stamattina a Cannes, ha visitato l’Italian Pavilion accompagnato dal direttore della comunicazione istituzionale e di CinecittàNews Giancarlo Di Gregorio, presente l’AD di Rai Cinema Paolo Del Brocco.
“Nello spazio italiano abbiamo qui rappresentati i grandi maestri del passato e quelli dell’oggi, il sistema Italia sta effettuando un investimento significativo sul cinema con risorse e regole nuove e questo padiglione italiano è la prova di una nuova stagione iniziata”.

Il ministro ha poi ricordato l’impegno del suo dicastero per il cinema: “Stiamo facendo molto, alcune cose già funzionano bene come il Tax Credit per l’audiovisivo. Insieme a Istituto Luce Cinecittà stiamo realizzando negli Studios questo Museo del cinema e dell’audiovisivo che fa parte del rilancio anche produttivo dell’area. Inoltre stiamo lavorando sui decreti ministeriali che cambieranno molte regole in futuro per aiutare i giovani e le produzioni indipendenti”.

Cannes 2015

Cannes 2015

Le Figaro riflette sulla delusione italiana a Cannes

Il quotidiano francese dedica un articolo al disappunto degli italiani per il mancato premio al festival: "Forse è mancata una lobby organizzata"

Cannes 2015

Italian Pavilion, dove il nostro cinema parlava (anche) straniero

"Dà l'idea di un Paese che funziona". "L'ulteriore dimostrazione che l'unione delle forze può veramente andare incontro alle esigenze di ogni categoria del cinema italiano".Sono solo alcuni dei commenti sul nuovo spazio del cinema italiano a Cannes, per la prima volta allestito nell'Hotel Majestic, con una terrazza che affacciava sulla Montée des Marches, due sale per le attività professionali e l'ormai famoso ingresso con il tunnel caleidoscopico. E' stato visitato da circa 3mila persone, di cui oltre il 50% stranieri. Sul finale, presente anche il ministro Franceschini."Tutto ciò è stato realizzato con una spesa leggermente superiore a quella che sostenevamo gli anni scorsi per avere il solo spazio sulla spiaggia nel Village International", spiega Giancarlo Di Gregorio

Cannes 2015

L’era Pierre Lescure al Festival di Cannes

Roberto Cicutto, amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà, commenta il contestato palmarès di questa edizione del festival. "Sulle decisioni delle giurie è inutile soffermarci. Si può condividerle o meno ma pretendere di sapere come dovrebbero comportarsi e' da ingenui. Dobbiamo essere soddisfatti che nell’edizione appena finita il cinema italiano e in generale l’industria audiovisiva si è presentata più compatta, con nuovi strumenti per la promozione e l’attrazione di investimenti e soprattutto con un’offerta di film pieni di talento e molto diversi tra loro. Vorrei però segnalare alcuni cambiamenti significativi nel DNA del Festival più importante del mondo"

Cannes 2015

I film italiani mai presi in considerazione per i premi

Rossy De Palma si lascia andare a qualche confidenza sul lavoro dei giurati: "Abbiamo pianto tutti con il film di Moretti, ma volevamo premiare la novità di linguaggio"


Ultimi aggiornamenti