In principio, La casa – Il risveglio del male, al cinema con Warner, sembra seguire lo stesso stile dei film da cui prende il titolo, e intendiamo quello originale, Evil Dead, da non confondersi con la marea di ‘Case’ imitatorie e spesso prodotte in Italia che hanno affollato le sale negli anni ’80 sull’onda del successo del film di Sam Raimi.
La prima scena è esplosiva e violenta, e si svolge in un’ambientazione tipica di baite e case nel bosco, fitte foreste, e natura oscura. Tuttavia, presto si passa ad una collocazione urbana, in cui gli eventi orrorifici si ispirano ai linguaggi dello zombie movie, dell’home invasion, dello slasher, dell’horror a tema esorcismo, e del film d’assedio.
Il tutto trasportato in un luogo evocativo e angosciante, ma in questo caso è un palazzo decadente, abitato solo da poche famiglie ormai costrette ad abbandonarlo. Una di queste famiglie è quella di Ellie (interpretata da Alyssa Sutherland), una madre single di tre figli piccoli: Danny (Morgan Davies), Bridget (Gabrielle Echols) e Kassie (Nell Fisher).
Quando la sorella minore Beth (Lily Sullivan), una groupie incinta e indecisa sul proprio futuro, arriva inaspettatamente in visita, Ellie si trova ad affrontare la furia spietata di un demone risvegliato da un libro misterioso e pericoloso, e da un vinile dal contenuto maledetto, trovati dal figlio Danny in una voragine aperta nel parcheggio sotterraneo del palazzo a seguito di un terremoto.
Lee Cronin – notato da Raimi e da Bruce Campbell, interprete della serie originale, qui entrambi in veste di produttori, per aver diretto nel 2019 The Hole – L’abisso – fa divertire lo spettatore con un prodotto horror estremamente curato, pop e retrò, che si rifà a tutta una serie di espedienti consolidati, a partire dalla leggendaria “Shaky Cam” inventata proprio da Raimi, fino ad un gusto esageratamente feroce e riuscito per il body horror e lo splatter. E’ un vero e proprio bagno di sangue, con riferimenti, forse, anche al nuovo horror francese di Laugier, Aja, Jens, Bustillo e Maury.
E’ sicuramente ben confezionato, però i punti da segnalare si limitano al cambio di ambientazione, a una particolare attenzione al femminile e alla scelta di un’ironia grottesca “per eccesso” vicina al capostipite, poi defluita nel comedy horror più puro e di successo dei seguiti La Casa 2 e L’armata delle tenebre, così come nella serie televisiva Ash vs. Evil Dead.
E naturalmente, manca la presenza di Ash, il protagonista dei precedenti film, che avrebbe potuto dare un valore aggiunto al tutto.
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