“Nel maggio del ’68 c’era la coscienza del potere collettivo da parte dei giovani e della bellezza dell’utopia. Il ’68 ha a che vedere con l’anarchia, con il caos, ma dopo di allora è prevalso il militantismo, la struttura in piccoli partiti, trotzkisti, maoisti. Insomma è arrivato il dogmatismo contro la creatività”. A parlare così di Qualcosa nell’aria, nelle sale dal 17 gennaio con Officine Ubu, è il regista Olivier Assayas che racconta nel film, in maniera quasi autobiografica, la sua adolescenza e giovinezza a Parigi subito dopo il maggio (Après mai il titolo originale). Il film, in concorso alla Mostra di Venezia, dove ha vinto l’Osella per la migliore sceneggiatura, è appunto ambientato nella Parigi della fine degli anni ’60 e inizio ’70. La pellicola in parte autobiografica vede il personaggio di Gilles (Clément Métayer) nel ruolo di un giovane impegnato sulla scena politica e artistica, ma anche alle prese con amori e disamori, viaggi e fughe. Lola Creton interpreta Christine. Nel cast, con prevalenza di giovanissimi ed esordienti, Felix Armand, Mathias Renou, Carole Combes e India Menuez e Hugo Conzelmann. Oltre a Dolores Chaplin.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk