Il gusto del cinema italiano in 100 ricette

"Pane film e fantasia" di Laura Delli Colli edito da Rai Eri e Luce Cinecittà e presentato all’Italian Pavilion è un viaggio nei film italiani che dal ’46 a oggi hanno segnato il nostro immaginario


VENEZIA. Avete degli amici a cena e non sapete che cosa preparare e soprattutto volete fare bella figura con una sorpresa? Ispiratevi al cinema: preparate uno dei piatti della tradizione culinaria italiana citati o descritti nel film che a fine pasto concluderà la serata. Farete una bella figura a tavola e  in salotto.
In vostro aiuto arriva in libreria “Pane film e fantasia. Il gusto del cinema italiano” di Laura Delli Colli, edito da Rai Eri e Istituto Luce Cinecittà (25 euro), presentato all’Italian Pavilion da Gianni Canova e dall’autrice.
Si tratta di un viaggio in cento titoli italiani che dal ’46 ad oggi hanno segnato il nostro immaginario anche nel rapporto con la tavola. Accanto alla scheda e alle immagini dei film vengono indicati la preparazione e gli ingredienti di ogni piatto. Il libro infatti si articola come un menu fatto di ben 40 primi, dalla minestra di pasta e broccoli di Roma città aperta passando per il risotto ai mirtilli di Boris il film alle zite al ragù napoletano di Sabato, domenica e lunedì; 30 sono i secondi dall’impepata di cozze di Che bella giornata ai calamari ripieni di Corpo celeste; ci sono anche una decina si sfizi come gli arancini di Saturno contro o la pizza rustica con ricotta de La kryptonite nella borsa. Ovviamente non può mancare il dolce: i cannoli siciliani di Baarìa o la torta di pere e cioccolato di Happy family.

Ha ragione l’autrice quando scrive che il cinema a tavola dice molto del Paese, della società, della gente che racconta anche solo attraverso un pranzo o una scena girata tra i fornelli, “ il cinema italiano ha rappresentato la fame, ha raccontato la convivialità, ha messo a fuoco le difficoltà, le differenze sociali, il rapporto con il territorio in un Paese in cui la cucina esprime, più che altrove, il luogo degli affetti, del gusto, dei desideri, dell’opulenza,  e della povertà, degli anni difficili e di quelli facili”.

Nelle istruzioni per l’uso Laura Delli Colli suggerisce di “non prendersi troppo sul serio né come cinèphiles né tantomeno come chef, sentendosi piuttosto, oltre che ottimi spettatori, disponibili al piacere di abbinare ciò che si guarda a ciò che si gusta”. In copertina un divertente fuori scena di Alberto Sordi e David Niven sul set de I due nemici alle prese con la messa in pentola di spaghetti artigianali.

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09 Settembre 2015

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