Una panoramica aerea in veloce avvicinamento a una candida magione dall’architettura da “mille e una notte”: l’immersione nell’universo principesco è immediata, in quell’equilibrio tra estetica etnica e sfarzo assoluto, tra marmi, velluti e petali di fiori.
È questo il “buongiorno” de Il principe cerca figlio (Coming 2 America), diretto da Craig Brewer e sequel del cult Il principe cerca moglie (1998), con protagonista Eddie Murphy: un “buongiorno” narrativo ma anche reale, infatti è facendo capolino nella stanza matrimoniale che le tre figliole del principe Akeem Joffer (Eddie Murphy), e della famosa “moglie”, Lisa McDowell, l’attrice Shari Headley – circondate da un corteggio di personale – ci restituiscono la fotografia presente di famiglia, nella ricorrenza del loro 30mo anniversario.
Ed è qui che subito comincia l’ironia sottile del film, quando intorno alla reggia, lì nell’incanto della Savana, fuori dal mondo metropolitano, la macchina da presa ci fa scoprire essere sorto un McDowell’s, palesi inchino e strizzata d’occhio alla catena americana di fast food McDonald’s, che – fortuna ha voluto! – ha scelto proprio la stessa iconica M gigante, gialla e stondata come proprio logo: nel “delicious fast food” i regnanti festeggiano l’anniversario, una fine commistione tra mondo contemporaneo, prassi formale “della Corona”, e mito pop americano, così a restituire sia la storia famigliare del principe, che la sua essenza da comune mortale, quella miscela che l’ha reso – sin dal primo film – la giusta combinazione tra “il principe azzurro” e l’amico “normale” in cui identificarsi.
Sulla tavola ufficiale, “imbandita” con mega bicchieroni di cartone imbibiti di Pepsy e essenziali scatoline-contenitore di hamburger, si manifesta subito l’anima ecologista del tempo contemporaneo, ponendo il film in equilibrio tra sentimento eco e necessaria ironia, che s’intrufola tra un morso e l’altro, tanto veggy quanto “croccante”, per non dire immasticabile, di quel cibo così poco crudele (verso gli animali), quanto poco accattivante per il palato: una modalità efficacissima, anche questa, per barcamenarsi perfettamente tra l’adorazione del popolo americano per la carne, alimento imprescindibile della loro cultura alimentare, e l’iper-salutismo che fa da contraltare contraddittorio nell’odierna società statunitense. Insomma, nella sceneggiatura di Kenya Barris, Barry W. Blaustein, David Sheffield – su soggetto degli stessi, insieme alla creazione dei personaggi a cura di Eddie Murphy – si sente una capace abilità di gioco narrativo, che abbraccia – poi per tutto il film – il tono della commedia con quello del sentimento sociale, ma anche di quello paterno, soggetto cardine – da cui il titolo -, in un perfetto bilanciamento tra immediata risata, delicata scorrettezza, rispettoso messaggio, e confronto con l’inesorabile trascorrere del tempo e delle vite, con il richiamo dell’America – di nuovo! – che non può rimanere inascoltato e che fa rima con Lavelle, “il figlio” di Joffer, l’attore Jermaine Fowler, un incontro che dà il via allo strutturarsi della trama: “Questo film è un promemoria di cosa sia il vero amore”, riflette il giovane interprete.
Nelle prime sequenze del film, l’incontro atteso con due icone, Paul Bates, ovvero il maggiordomo con l’immancabile copricapo “triangolare”, e il maestro di cerimonie del McDowell’s, il pallidissimo e morbidissimo Maurice, anche lui attore “feticcio” di Marphy, ovvero Louie Anderson: “La cosa grandiosa è che quando sono entrato sul set, allora e adesso, entrambe le volte mi sono sentito accolto, fortunato e emozionato. E ho pensato: ‘wow, questa è la cosa più fantastica’. E tutti sono così fantastici nel film, anche questa una volta. Penso che sia stato fatto un ottimo lavoro nel captare quello che sta succedendo nel presente; inoltre, sono davvero felice che quando sono arrivato su quel set ad Atlanta ero con circa 100 persone, e per lo più di colore: ho pensato fosse davvero meraviglioso. Questa è una cosa reale. Penso che ‘venire in America’ abbia qualcosa a che fare con tutto questo”.
Il principe cerca figlio, comunque, non dimentica il film di cui figlio lo è: la memoria della rocambolesca e romantica ricerca dell’amore ricorre in questo secondo episodio, e di quel primo conserva non solo il filone della storia, ma anche tutto il gusto culturale dello stesso, con sequenze di musica, coreografie e costumi che sono animate dell’eco potente dell’Africa, un filo rosso portatore di un orgoglio per le origini, seppur sempre tramato nel tessuto costante del “genere”, infatti: “È il primo film completamente ‘all black cast’ che ha avuto successo in tutto il mondo. Amore, famiglia, diritti umani, sono senza tempo”, afferma il protagonista, Eddie Murphy.
“Questo è il momento perfetto per tornare a Zamunda”, continua, “perché è da parecchio che non vediamo una bella commedia di cui tutti possono godere. Zamunda è un posto molto divertente ed è quello di cui il mondo ha bisogno ora”; poi spiega che: “C’erano circa tre bozze della sceneggiatura, siamo arrivati al punto in cui la struttura e il filo narrativo erano abbastanza forti e volevamo riportare tutti indietro dall’originale… dove la storia si era interrotta. Il principe cerca moglie è ormai da tempo un film cult: ad Halloween le persone si travestono da personaggi del film. E su VH1 (rete pay statunitense, ndr) hanno diffuso le musiche film 24 ore di fila nel periodo di Natale. È un film culto, come dimostrano tutte queste cose”.
Del sequel de Il principe cerca moglie, pellicola che ormai compie 33 anni, si era cominciato a parlare nel 2017, poi le riprese sono iniziate – per circa tre mesi – il 17 agosto 2019 ad Atlanta, dove è stata scelta la magione di Rick Ross come location.
Il film, inizialmente programmato nelle sale cinematografiche statunitensi dal 7 agosto 2020, verrà distribuito su Amazon Prime Video dal 5 marzo 2021: Amazon Studios ha acquisito da Paramount Pictures i diritti globali de Il principe cerca figlio, rendendolo così disponibile sulla piattaforma in più di 240 Paesi. “Il principe cerca moglie è stato un vero fenomeno culturale, una delle commedie più amate e acclamate di tutti i tempi” ha dichiarato Jennifer Salke, head of Amazon Studios. “Grazie al genio comico di Eddie Murphy, con un eccezionale team di filmmakers e sceneggiatori, e un cast favoloso, non potremmo essere più entusiasti di celebrare questa nuova avventura. Siamo sicuri che il pubblico in tutto il mondo si innamorerà di questo film divertente e gioioso destinato a diventare un classico senza tempo”.
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