Il Festival Internazionale del Film di Roma ricorda Ugo Tognazzi, a vent’anni dalla sua scomparsa. Durante la quinta edizione della manifestazione, che si terrà dal 28 ottobre al 5 novembre 2010, verrà infatti presentato il documentario Ritratto di mio padre, firmato dalla figlia Maria Sole Tognazzi. A Roma in anteprima mondiale, prodotto dall’Ascent Film di Matteo Rovere, ci restituisce un ritratto del padre Ugo costruito non solo attraverso i ricordi, i film, le interviste ai suoi compagni di lavoro (da Monicelli a Scola, da Michel Piccoli a Laura Morante e Valeria Golino) e ai figli Ricky, Gianmarco e Thomas, ma anche grazie a super8 privati e inediti, veri documenti di vita famigliare, sociale e di lavoro sul set. La proiezione del film sarà accompagnata da un incontro dedicato alla figura di Ugo Tognazzi cui parteciperanno la famiglia e molti dei protagonisti che con lui hanno lavorato.
“Fare un film è un’occasione straordinaria per mettere a fuoco uno sguardo sulla vita che mi circonda – scrive Maria Sole Tognazzi – per questo considero a tutti gli effetti Ritratto di mio padre come il mio terzo lungometraggio. Questa volta, attraverso mesi di lavoro in moviola con il mio montatore Walter Fasano, rovistando fra Super8, fotografie, articoli di giornale, racconti, ho cercato di ricostruire la figura di mio padre, cercando di riaccendere frammenti di memoria, brandelli di emozioni, scoperte e ri-scoperte di un uomo che ho imparato a conoscere nel tempo, che continuo a conoscere tuttora”.
Oltre all’omaggio, il Festival ospiterà anche il nuovo film di Ricky Tognazzi, Il padre e lo straniero, tratto dal romanzo omonimo di Giancarlo De Cataldo e interpretato da Alessandro Gassman e Ksenia Rappoport. Una storia intensa e lacerante, prodotta da Grazia Volpi per Ager3 e RaiCinema, che mette in gioco con passione la difficoltà di essere insieme stranieri e padri di bimbi disagiati, due sofferte diversità in un mondo intollerante.
“Il Festival di Roma – sottolinea il regista – è la cornice ideale per Il padre e lo straniero. Il film si svolge proprio in una Roma misteriosa e caotica come una capitale mediorientale, teatro dell’incontro tra i nostri protagonisti: due padri, un arabo e un italiano che condividono un dolore. La forza scatenata dall’amicizia che si creerà tra i due sarà l’antidoto alla sofferenza e una possibilità di crescita per entrambi. Sono orgoglioso, felice ed emozionato di partecipare proprio quest’anno, visto che il Festival di Roma organizza un omaggio per il ventennale della morte di mio padre, il cui ricordo è vivo non solo nella memoria di chi lo ha amato, ma anche nelle opere di cui possiamo ancora continuare a godere. Il miracolo del cinema è anche questo”.
La presenza di Tognazzi attraverserà idealmente tutta la selezione: ogni film in concorso nelle varie sezioni sarà preceduto da ‘pillole’ delle migliori interpretazioni del grande attore, scelte fra il meglio della sua produzione.
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