La Cineteca di Bologna riporta Il ferroviere al Festival di Cannes, dopo la prima proiezione nel 1956: e questa volta il film diretto e interpretato da Pietro Germi sarà nella sezione Cannes Classics, grazie al restauro effettuato dalla stessa Fondazione Cineteca di Bologna e Surf Film presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con il supporto del Ministero della Cultura e la collaborazione di “A Season of Classic Films”, progetto promosso da ACE – Association des Cinémathèques Européennes nell’ambito del programma MEDIA di Europa Creativa.
Il ferroviere verrà proiettato sabato 20 maggio, alle ore 14.15 in Salle Buñuel, presentato dal direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli, che descrive il film in questo modo: “Germi proveniva da una serie di fallimenti commerciali e, alla ricerca di nuovi temi, fu affascinato dalla storia originale di un giovane sceneggiatore comunista, Alfredo Giannetti, che aveva come protagonista un lavoratore ferroviario e la sua famiglia. Il produttore, Carlo Ponti, non aveva fiducia nel progetto e, anche per ritardarne la realizzazione, propose nomi impossibili come Spencer Tracy e Broderick Crawford per il ruolo principale. Fu Giannetti a intuire che Germi desiderava e poteva interpretare il protagonista, e fu lui a guidarlo durante le audizioni che convinsero Ponti. Con i suoi premi Nastro d’argento per il film e il produttore, Il ferroviere ottenne un grande successo, soprattutto nelle piccole città più che nelle grandi metropoli. Il pubblico fu colpito dalla sincerità dell’opera, che rifletteva l’Italia dell’epoca: una Roma in fase di costruzione dove i palazzi si sovrapponevano al gioco dei bambini, salari insufficienti, scioperi, rompiscatole, leader sindacali sordi, un mondo in cui l’unica salvezza risiedeva nel senso di appartenenza a un mondo antico, popolare, che con affetto e radici proprie forniva la forza per affrontare le tragedie della vita”.
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