Primo ciak per Il cinema non si ferma, docufilm a episodi interamente realizzato usando set casalinghi e smartphone. Un progetto a scopo benefico (i proventi raccolti andranno devoluti alla Protezione Civile) per dimostrare che, nonostante l’emergenza Coronavirus abbia portato a un blocco di set e produzioni cinematografiche, le maestranze e i professionisti del mondo del cinema non si fermano.
Il cinema non si ferma è una commedia che, usando come spunto il potenziale tragicomico e surreale della situazione imposta dall’emergenza sanitaria mondiale, racconta in modo divertente che la vita continua, tra gli interpreti Nicolas Vaporidis, Remo Girone, Karin Proia e Kaspar Capparoni. “Quando ci siamo ritrovati in quarantena, con i set e le produzioni chiuse, ho pensato che noi gente del cinema dovessimo reagire, e che avremmo dovuto farlo a modo nostro: facendo un film”, dichiara il produttore Ruggero De Virgiliis. “Così è nata l’idea di trasformare le nuove regole di vita in un modo diverso di pensare e realizzare un film, per ribadire che il cinema non si ferma”.
Al progetto tutti i partecipanti contribuiscono in modo gratuito, mettendo a disposizione le proprie competenze e professionalità a scopo benefico. Quattro settimane di riprese, 7 episodi di genere comedy, un unico filo conduttore: sprazzi di vita quotidiana in tempi di Coronavirus. “Abbiamo subito sposato la causa, affascinati da un lato dalla sfida tecnologica nella realizzazione del progetto, e dall’altro da quella di riuscire a trasformare i diritti cinematografici in donazioni a favore di tutti coloro che oggi rischiano la propria vita per salvare la nostra – afferma il produttore Marco Perotti – Abbiamo così deciso di apportare innovazione nel settore introducendo strumenti di Project e Program Management e la tecnologia Blockchain per la cessione delle licenze a fronte di una donazione pari al prezzo del diritto fatta direttamente alla Protezione Civile”.
Scenografie casalinghe, oggetti di scena ridotti al minimo, nessun operatore di ripresa (sono gli stessi attori, aiutati dai familiari, a filmarsi usando smartphone e webcam), una regia (a cura di Marco Serafini) che opera da remoto usando sistemi di videoconferenza, un pool di sceneggiatori tra i migliori in Italia, capitanati da Stefano Piani.
Tra gli interpreti, oltre ai citati Nicolas Vaporidis, Kaspar Capparoni, Karin Proia e Remo Girone, anche Margot Sikabonyi, Paola Lavini, Augusto Zucchi e altri che di giorno in giorno si uniscono al progetto.
“L’idea era quella di raccontare la vita della famiglie italiane, in questo periodo di emergenza sanitaria, usando i mezzi presenti in casa – racconta Daniele Fioretti, produttore di DeltaDue Media – Abbiamo approntato un workflow che ci permettesse di gestire e caricare in remoto i file appena girati su un server, dal quale il pool di montatori poteva iniziare a lavorare. Non abbiamo la presunzione di raggiungere gli standard qualitativi di un set cinematografico regolare, ma in attesa di tornare a lavorare in condizioni normali, ci siamo ingegnati per non stare fermi e aiutare chi è meno fortunato di noi”.
Il cinema non si ferma è prodotto da DeltaDue Media Srl di Daniele Fioretti e Daniele Muscolo, insieme a Coevolutions di Marco Perotti, e sarà disponibile da fine aprile.
Le riprese di Furiosa sono state interrotte dopo che il regista George Miller è risultato positivo al Covid. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, al momento Miller si trova in isolamento nella sua casa a Sydney, in Australia. I lavori non riprenderanno prima del 15 agosto
Il decreto legge pubblicato il 16 giugno conferma il venir meno dell’obbligo di indossare la mascherina nei cinema e nei teatri. “Finalmente si torna a fruire lo spettacolo del grande schermo in libertà e sicurezza” è il commento a caldo di Mario Lorini, presidente ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema)
“L’Unione Editori e Distributori Cinematografici Anica ritiene molto grave la decisione del Governo di prorogare l’obbligo dell’uso di mascherine FFP2 nella sale cinematografiche italiane fino al 15 giugno”: è ciò che si legge nella dichiarazione del presidente dell’Unione Editori e Distributori Anica Luigi Lonigro
L’ANEC, l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, in una nota prende posizione sulle anticipazioni che trapelano sulle misure che saranno varate nel pomeriggio