Il cinema del mondo ama Amadeus

La Mostra del Cinema festeggia i 250 anni di Mozart non solo con Il flauto magico di Kenneth Branagh, che avrà il suo momento di gloria a Venezia, al Teatro La Fenice, il 7 settembre, in un tripudio annunciato di mondanità. C’è un altro omaggio all’immenso e amatissimo musicista salisburghese (1756-1791) forse meno eclatante ma certamente altrettanto degno d’interesse che porterà a Vienna, a partire dal 17 novembre, nell’ambito del festival New Crowned Hope, opere di tutte le arti e di ogni parte del mondo legate a Wolfgang Amadeus non direttamente ma per un certo tocco mozartiano.

Il bel progetto nasce da un’idea del noto regista teatrale Peter Sellars e riguarda anche il cinema. Sellars, insieme ad Alexander Horwath dell’Österreichisches Filmmuseum, ha commissionato infatti una serie di film a registi che arrivano dai luoghi più disparati, dal Kurdistan al Ciad, dal Paraguay alla Thailandia, con l’intento di affiancare le opere liriche, la danza, le pièce teatrali con le proiezioni. Alcuni di questi film sono qui a Venezia: Syndromes and a Century di Apichatpong Weerasethakul, Daratt di Mahamat-Saleh Haroun, Opera Jawa di Garin Nugroho e Don’t want to sleep alone di Tsai Ming-liang, cui si aggiungono Hamaca Paraguya di Paz Encina e Half Moon di Bahman Ghobadi. “Abbiamo sostenuto progetti, a volte già avviati, che avessero attinenza con i temi affrontati dall’ultimo Mozart in opere come Il flauto magico, La clemenza di Tito e nel Requiem, temi tuttora cruciali per gli artisti del XXI secolo”, spiegano gli organizzatori. Così, se Hamaca Paraguaya (che era a Cannes e andrà a Toronto) è una sorta di requiem contemporaneo, l’africano Daratt parla di perdono e riconciliazione, mentre Half Moon ha, a detta di Sellars, semplicemente una leggerezza mozartiana. I film (che sono sei più un cortometraggio) saranno tutti presentati a Vienna, la città che ha finanziato il progetto, al Gartenbaukino, nel corso del New Crowned Hope, che proporrà anche eventi di danza, arti visive e teatro da ogni parte del mondo, mentre il Filmmuseum programmerà per tutto il mese di novembre trenta titoli riuniti sotto il titolo di “Notre musique: A Film History of the Present”.
Newcrownedhope.org