IL CASO VIRZI’

E’ un film prigioniero, My name is Tanino di Paolo Virzì. Era certa la sua partecipazione al Festival di Locarno: Irene Bignardi lo voleva in Piazza Grande. Ma alla fine ci ha dovuto rinunciare, la copia non è pronta. “Anzi, non esiste”, dice il regista viareggino. Lo raggiungiamo al telefono, è al mare con sua figlia. E non nasconde il dispiacere. “Sono depresso, ma posso fare ben poco. Bisogna pagare i laboratori, finalizzare la copia, come si dice. Ma Cecchi Gori non lo fa. E’ tutto fermo e io con lui non ho più parlato, non parlo con nessuno della produzione”.
Intanto sono bloccate anche le trattative, già avanzate, con Medusa. Intenzionata a rilevare la pellicola per distribuirla e disposta anche a pagare i debiti che ne bloccano la circolazione. Ma pare che il tycoon fiorentino abbia disertato due incontri già in agenda, che tiri sul prezzo e chieda una percentuale sugli incassi oltre alla copertura delle spese.
La conseguenza di tutto questo è un film prigioniero, travolto dal crollo di un impero cinematografico che coinvolge naturalmente anche altri autori italiani, come Sergio Rubini e il suo L’anima gemella. Virzì, nel frattempo, sta scrivendo un nuovo film.
Il caso, frattanto, ha destato la preoccupazione di Italia Cinema. La presidente Marina Cicogna ha dichiarato: “Non spetta a Italia Cinema addentrarsi in problemi economici, accordi distributivi o intese riguardo i film italiani, ma questa vicenda ci preoccupa enormemente. In un momento delicato della nostra cinematografia, in cui registi di così grande talento sono colpiti da un ‘fermo’ ai loro film, ci si sente inadeguati e turbati di non poterli aiutare in modo concreto. Non è la mancata partecipazione ad un Festival, per quanto importante, il problema più grande. E’ l’incertezza di questi artisti, che vogliono assicurare alle loro opere l’occasione immediata di proporsi, nel modo migliore, al pubblico e ritrovare la tranquillità necessaria a continuare il loro percorso creativo. Il cinema ha bisogno di Virzì e Rubini: Italia Cinema è vicina a loro con tutta la forza della sua e della mia personale solidarietà”.