Firmato da Francesco Munzi (il regista di Anime nere), presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, premiato con una menzione speciale ai Nastri d’argento 2017, Assalto al cielo nasce dall’intenzione di Munzi di affrontare con un approccio diverso la narrazione delle lotte politiche degli anni ’70.
Alla proiezione di domenica 9 aprile h 21.15 il regista sarà presente in sala. Esclusi i comizi dei leader politici, la parola è affidata solo alle persone comuni, incontrate sia per strada che nelle assemblee universitarie o nei luoghi di lavoro e socialità. I grandi fatti sono noti: i violenti scontri di piazza, l’occupazione delle università, gli studenti che cercano di entrare in fabbrica, l’alienazione degli emigrati meridionali nelle grandi città, soprattutto Torino, le assemblee, ovviamente gli attentati di Piazza Fontana (1969) a Milano e Piazza della Loggia a Brescia (1974), per chiudere con il festival di Re Nudo al Parco Lambro (1976), a suggerire la deriva individualista e tossica di molti. Fin dal titolo Assalto al cielo si pone l’obiettivo di ritrovare le pulsioni che animavano quella società, di ritrovare e riproporre la propulsione all’agire e al condividere, la spinta creativa (la “fantasia al potere”), la voglia di utopia, la ricerca del sogno. Nelle parole del regista: «lo slancio ideale che muta nel giro di pochi anni, si frammenta e pian piano si dissolve».
Diretto da Fabrizio Corallo che ne firma anche la sceneggiatura con Silvia Scola, è ricco di testimonianze e materiali d’archivio. Con Luca Argentero e Barbara Venturato
Dal 4 ottobre il film tornerà al cinema grazie al restauro in 4k realizzato da Paramount Pictures presso L’Immagine Ritrovata di Bologna, con il contributo di Luce Cinecittà e MiC
L’opera seconda della regista romana, co-prodotta e distribuita da Luce Cinecittà, arriverà a Novembre al cinema
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