Iaia Forte: “Tony Pagoda è come Molly Bloom”

La brava attrice napoletana en travesti nello spettacolo ispirato al romanzo di Paolo Sorrentino "Hanno tutti ragione"


Iaia Forte al maschile nel ruolo di Tony Pagoda, il cantante cocainomane e sciupafemmine, dal romanzo di Paolo Sorrentino Hanno tutti ragione. Trasportato in teatro, con le musiche di Pasquale Catalano, sarà in scena il 2 agosto ai Giardini della Filarmonica per la rassegna “I solisti del teatro”. “L’idea di mettere in scena il protagonista del romanzo di Sorrentino mi è venuta per innamoramento – racconta la brava attrice napoletana che recentemente abbiamo visto in Miele di Valeria Golino e nella Grande bellezza – Avevo letto in pubblico due capitoli del libro a Fiesole, e il piacere di incarnare Tony Pagoda e di dare suono alla bellissima lingua del libro è stato tale che mi ha fatto desiderare di farne uno spettacolo. Questo cantante cocainomane, disperato e vitale, è una creatura così oltre i generi che può essere, a mio avviso, incarnato anche da una donna. Mi piace immaginare che il ghigno gradasso di Pagoda nasconda un’anima femminile, una ‘sperdutezza’, un anelito ad un’armonia perduta”.

Per Iaia Forte, che per calarsi in Tony Pagoda si sottopone a una faticosa trasformazione fisica e psicologica, è tuttavia liberatorio lasciare i panni femminili, usare il corpo con tutt’altri codici. “Il teatro è, per fortuna, un luogo dove il naturalismo può essere bandito e i limiti della realtà espandersi”, riflette. Lo spettacolo è concepito come un concerto, in cui i pensieri del cantante nascono nell’emozione di esibirsi davanti a Frank Sinatra, al Radio City Music Hall di New York. “In una sorta di allucinazione del sentire provocatagli dall’alcool e dalla cocaina, Pagoda, mentre canta, è attraversato da barlumi di memoria, illuminazioni di sé, sarcastiche considerazioni partorite tra le note delle canzoni. Un flusso di pensiero che, avendo già interpretato Molly Bloom di Joyce, mi ha incantato come un negativo maschile allucinato e rauco di quell’urlo di amore di Molly, di quell’urlo a cui amo dar voce nei personaggi che incontro”. 

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01 Agosto 2013

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