Si è svolta a Roma al Teatro India nell’ambito dei Fabrique du Cinéma Award 2018 la premiazione del Premio Franco Solinas dedicato alla Migliore Sceneggiatura. I premi sono stati consegnati dalla giuria e da Francesco Solinas presidente onorario.
Le sceneggiature sono state valutate dalla seconda giuria composta da: Francesco Bruni, Linda Ferri, Filippo Gravino e Gloria Malatesta che, dopo un’appassionata discussione, ha deciso di assegnare ex-aequo il Premio Franco Solinas Migliore Sceneggiatura di 9.000 euro a: Tempo, dubbi e farfalle di Maria Teresa Venditti e Lucia Giovenali e Tutti i cani muoiono soli di Gianni Tetti e Paolo Pisanu con la seguente motivazione: “Un ex-aequo a due copioni che parlano di diversità e marginalizzazione con dei personaggi scolpiti e dialoghi d’intensa vividezza ma che ancora hanno bisogno di un lavoro che aiuti le storie a trovare un’ulteriore e più precisa traiettoria”.
La Borsa di Studio Claudia Sbarigia di 1.000 euro, dedicata a premiare il talento nel raccontare i personaggi e l’universo femminile, va a Tempo, dubbi e farfalle di Maria Teresa Venditti e Lucia Giovenali con la seguente motivazione: “Una ragazzina che vorrebbe essere altro, incontra un giovane uomo che altro ha deciso di esserlo, indossando i panni di una donna. Ma se quel giovane uomo resterà avvoltolato come una crisalide nel suo bozzolo, la ragazzina romperà l’involucro e diventerà farfalla. Un premio dunque al personaggio di Benedetta, la ragazzina che percorre la Tiburtina e questo romanzo di formazione e ad Amanda, giovane e bellissima donna, dentro il corpo di un uomo”.
La dotazione dei premi della prima e della seconda fase del concorso è messa a disposizione dalla Società Italiana degli Autori ed Editori. Per Annamaria Granatello – direttrice del Premio Solinas “Il 2018 è stato un anno molto laborioso ma ricco di successi. Siamo tornati a La Maddalena grazie al sostegno della Regione Sardegna e Fondazione Sardegna Film Commission con tutti i concorsi del Premio Solinas arricchiti dai Lab Alta Formazione e sviluppo.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci