I Russo dai supereroi a Mosul

Dopo sette anni di legame con gli Avengers e i film di supereroi i fratelli Joe e Anthony Russo, stavolta in veste di produttori, raccontano eroi reali in Mosul di Matthew Michael Carnahan


VENEZIA – Dopo sette anni di legame con gli Avengers e i film di supereroi i fratelli Joe e Anthony Russo, stavolta in veste di produttori, raccontano eroi reali in Mosul di Matthew Michael Carnahan, presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Al centro del film c’è la squadra S.W.A.T. di Ninive, gruppo di combattimento formato da poliziotti, che ha portato avanti fino all’ultimo coraggiose azioni di guerriglia contro l’Isis in Iraq. 

 Una vicenda svelata, con grande forza evocativa, da un articolo del 2016 sul ‘New Yorker’ firmato da Luke Mogelson, ‘The Desperate Battle to Destroy ISIS’. “Quando ho letto l’articolo ho pianto – dice Joe Russo, che insieme al fratello ha prodotto il film attraverso il loro studio, l’Agbo – Abbiamo capito subito che era una storia che volevamo raccontare e Matthew ci ha comunicato la sua passione nel volerne trarne un film. E’ una vicenda che riflette appieno la distruzione che comporta la guerra, e il male che siamo stati capaci di farci l’un l’altro”.

 Per Russo “Mosul arriva al momento giusto, visto che c’è un individualismo crescente e tra chi ci guida, alcuni mirano a dividerci”. Nel film “c’è un messaggio potente, mostra che risultati si possono raggiungere quando una comunità si aggrega”.

E’ un war movie ritmato con molta azione (“volevo trasmettere quel senso continuo di pericolo, che provano i componenti del gruppo” spiega il regista), e vanta nella troupe alcuni grandi professionisti, come il direttore della fotografia italiano, naturalizzato statunitense, premio Oscar per Avatar, Mauro Fiore. Le riprese si sono svolte in Marocco, con un cast solo di attori di lingua araba. “Credo che questo film sia una continuazione di quello che abbiamo cominciato con Marvel – spiegano i Russo – Guardando in tutto il mondo, vogliamo raccontare storie di una valenza universale, che tocchino l’esperienza umana”.

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05 Settembre 2019

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