“Parlare con nuovi linguaggi è una delle necessità dei musei oggi – spiega il direttore generale dei Musei per il MiC, MassimoOsanna. Dobbiamo raggiungere pubblici diversificati che stanno tornando dopo la pandemia. Anzi, per i giovani possiamo dire che finalmente vengono”.
E, sulla scorta di questo volano, la GNAM – Galleria d’Arte Moderna di Roma, presenta Make it short, spalancando così le porte alle star dei social e proponendo di sé un racconto museale inedito. Si tratta di una web serie, realizzata in collaborazione con YouTube e Google Arts & Culture: dal 23 giugno al 10 luglio, ogni giorno alle 14 sul canale YouTube della Galleria (g.co/lagallerianazionale), 10 giovani creator donne raccontano in chiave pop 20 capolavori delle collezioni del Museo, utilizzando YouTube Shorts, la funzione con cui è possibile realizzare video di massimo 60 secondi, utilizzando la fotocamera del proprio dispositivo mobile. Le neo narratrici web della GNAM sono: Basic Gaia, Federica Mutti, mrtndamex, Lucrezia Oddone, Gaia Lapasini, Carolina Chiari, Ginevra Iorio, Pitta, Eleonora Tani e Valeria De Angelis e Maria Chiara Cicolani di Eterobasiche.
La Galleria Nazionale è “la prima delle istituzioni che si lancia negli shorts – racconta Luca Forlin, director partnership enablement YouTube per Europa, Medio Oriente e Africa – Un formato particolarmente adatto alla Generazione Z, esportabilissimo: un miliardo al mese le persone che ne usufruiscono, più di 30 miliardi i video visualizzati ogni giorno”. Inoltre, “E’ acclarato – aggiunge la director externalrelations di Google Arts & Culture, Giorgia Abeltino – che la fruizione digitale aiuti quella fisica: vedere le Ninfee di Monet online nutre la curiosità di recarsi a scoprirle di persona”.
I video della Galleria – girati da Carlotta Marrucci con Marta Antonioli e Nicola Baraglia e con illustrazioni animate di Martí Guixé – chiamano le 10 protagoniste “non a raccontare l’opera, ma le emozioni e i pensieri che suscitano – spiega Lucrezia Oddone, che sul web spopola con il suo Learn italian with Lucrezia – Spesso in un museo ci si sente obbligati a essere quel che non si è, in questo caso grandi fruitori d’arte. Io, tra Monet e Balla, ho cercato di creare un momento personale”. Ma c’è anche chi stila una lista di must have nei ritratti di Modigliani, che “in fondo sono un po’ come i selfie di Instagram”. O chi rilegge Le tre età della donna di Klimt alla luce della loro skincare.
L’esperienza dei 20 capolavori della GNAM potrà̀ essere approfondita anche su Google Arts & Culture, grazie a storie e immagini in altissima risoluzione: inoltre, contenuto speciale, il Behindthe (Short) Scenes, con le testimonianze delle creator che hanno partecipato al progetto.
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