I Golden Days di Desplechin alla Quinzaine. Ma perché non in concorso?

Il regista ha narrato il prequel di Comment je me suis disputé (ma vie sexuelle), riprendendo il personaggio di Amalric e affidandolo al promettente esordiente Quentin Dolmaire


CANNES – “A quasi vent’anni di distanza da Comment je me suis disputé… (ma vie sexuelle) Arnaud Desplechin riprende il personaggio di Paul Dédalus e gli affida Trois souvenirs de ma jeunesse (My Golden Days), una sorta di prequel di quel diario sentimentale. Qui Mathieu Amalric è un professionista che sta rientrando in Francia dal Tagikistan quando viene fermato dalle autorità aeroportuali e, per giustificarsi, rievoca alcuni passaggi chiave della sua giovinezza. Strutturato in un prologo, tre capitoli (di flashback) e un epilogo, il film è stato presentato alla Quinzaine des Réalisateurs suscitando un certo clamore per la mancata partecipazione al concorso ufficiale, di cui il cineasta – considerato “il più francese tra i francesi” – era un veterano. Soprattutto perché Trois souvenirs, accolto benissimo da critica e pubblico, sembra una riuscita summa dei toni e delle tematiche care al regista, che ha scelto come protagonisti due esordienti assoluti – e sorprendenti – come il ventunenne Quentin Dolmaire, che interpreta Dédalus da giovane, e la diciottenne Lou Roy-Lecollinet

Nel tornare indietro agli highlights della sua esistenza, Dédalus ricorda la sua infanzia travagliatissima a Roubaix (la cittadina di provincia in cui è nato e cresciuto Desplechin); l’avventurosa adolescenza, con la gita in Russia e la sua “missione clandestina” e gli anni del suo grande, sfuggente amore con Esther, legame dolceamaro e altalenante minacciato dal suo trasferimento per gli studi a Parigi. 

Ai due giovani ed efficacissimi protagonisti – così come a tutta la troupe – prima di andare sul set Desplechin ha dato da rivedere Gli amori di una bionda Milos Forman, mentre al suo novello Antoine Doinel ha consigliato la visione di Baci rubati di François Truffaut, uno dei registi che meglio ha saputo raccontare l’adolescenza, “la mia bussola, il più importante di tutti”, ha detto. Trois souvenirs de ma jeunesse non ha ancora un distributore italiano, ma a giudicare dall’entusiastica accoglienza ricevuta a Cannes, non dovrebbe tardare a trovarlo.

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16 Maggio 2015

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