Hustlers: spogliarelliste dopo la crisi

In Italia il film si chiamerà Le Ragazze di Wall Street - Business I$ Business, e vede Jennifer Lopez nei panni di una delle protagoniste


Oggi è il giorno di Hustlers di Lorene Scafaria (in Italia si chiamerà Le Ragazze di Wall Street – Business I$ Business), con Jennifer Lopez nei panni di una spoglierellista, Ramona, destinata a cambiare la vita della protagonista Destiny, che intraprende la strada dello strip club per poter provvedere a sé stessa e alla nonna.

Destiny impara da Ramona come conquistare il pubblico maschile, soprattutto la clientela di Wall Street, e che, quando si fa parte di un sistema corrotto, bisogna sfruttare piuttosto che farsi sfruttare. Destiny, Ramona e altre ballerine che si uniscono a loro, escogitano un piano per cambiare le regole del gioco, ma la situazione sfuggirà al loro controllo.

“Presentiamo un mondo che magari si è già visto in tanti film e tante serie tv, ma lo facciamo da una prospettiva diversa, quella delle ballerine – ha spiegato la regista – È un’epica combinazione di un poliziesco, un film drammatico e una storia di spogliarelliste, nonché un’esplorazione della crisi economica che ha sconvolto le vite di tante persone, comprese quelle dei nostri personaggi. Dopotutto, si tratta di una storia di emarginazione e di amicizia. Il mondo è cambiato in poco tempo. Negli anni ’90 molte donne lavoravano per i call center di ditte spietate che cercavano di vendere azioni spazzatura agli anziani. Ci ho lavorato anche io, e pure mia madre. Poi c’è stato il crollo, l’11 settembre, l’arrivo degli smartphone. 20 dollari non valevano più quello che valevano prima. L’ambiente era del tutto diverso. E anche nel settore degli strip-club è cambiato tutto. E’ arrivata una tempesta. Naturalmente ho parlato con molte spogliarelliste: alcune sono tornate a fare le casalinghe. Altre lo continuavano a fare per scelta. Alcune erano felici. Una lavorava un po’, metteva da parte i soldi, poi suonava per un po’ con la sua band e andava avanti così. Ma non erano soldi facili. Non sempre arrivava il cliente giusto e si poteva anche non arrivare alla fine del mese. Ma il film non è solo una storia di spogliarelliste, è una storia di persone che non fanno parte dell’1% della popolazione che è ricca. E se anche tu non ne fai parte, puoi identificarti con loro”.

Il film ha avuto negli USA un grande successo: “Le reazioni mi hanno colpita – dice la regista – perché il film è stato apprezzato tanto dal pubblico maschile, che magari lo andava a vedere perché apprezzava la bellezza delle protagoniste, ma anche tanto dalle donne. Volevo che fosse un film per le donne. Si tende sempre a giudicare le spogliarelliste per quello che fanno, ma qui non volevo che ci fosse una distinzione di genere, si tratta di sopravvivenza in un mondo malato. E’ il capitalismo che marginalizza le donne e i poveri e assegna alle persone un valore in denaro. Ma qui c’è anche un giallo, l’avventura, l’amicizia e delle emozioni. Jennifer si è tuffata nel personaggio e non mi aspettavo nemmeno che ci mettesse così tanto impegno. Per ballare in quel modo ha scoperto muscoli che non sapeva nemmeno di avere”.

Al centro della storia c’è anche una grossa truffa: “Penso che nessuno meriti di essere truffato. Non sono dalla parte di Ramona, in questo senso. Ci si aspetta sempre che le registe donne siano aderenti ai personaggi che mettono in scena, ma non sempre è così. Penso che lei sia priva di compassione. Ma si inserisce in un sistema di valori maschilista dove gli uomini sono valutati anche in base alla specifica mascolinità. Quindi capisco anche gli uomini che devono fare i conti con questa cosa. In pochi ammettono che una donna possa truffarli o ricattarli. E dunque hanno paura di essere impotenti. E d’altro caso la presa di potere delle donne non significa automaticamente che il potere sia facilmente controllabile”.

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23 Ottobre 2019

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