Torna a Bologna dal 17 al 21 ottobre Human Rights Nights. Al tema del corpo, al rischio della sua “de-materializzazione”, è dedicata questa dodicesima edizione del festival, promosso dalla Fondazione Cineteca di Bologna, dal Comune di Bologna, dall’Università di Bologna con l’adesione del Presidente della Repubblica, che si svolgerà presso il Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65).
Il convegno “Corpo e diritti umani: dialogo sulla bioetica, diversità, salute e violenza” è in programma giovedì 18 ottobre, dalle ore 15, nella Biblioteca Renzo Renzi della Cineteca di Bologna, con interventi di docenti di diverse discipline, come Stefano Canestrari (diritto penale), Matilde Callari Galli (antropologia culturale), Carla Faralli (filosofia del diritto), Susi Pelotti (medicina legale), Angelo Stefanini (igiene generale).
L’inaugurazione è invece affidata al documentario presentato all’ultimo Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard La pirogue, realizzato da Mouassa Touré, racconto del viaggio tra il Senegal e le lontanissime sponde delle Canarie, nella speranza di un futuro “europeo”.
Un’altra rappresentazione del corpo è quella degli artisti ciprioti, attivi a Bologna, Elysia Athanatos e Alexandros Yiorkadjis: alle ore 18.30, sempre di mercoledì 17 ottobre, verrà inaugurata nel Cortile del Cinema Lumière l’esposizione delle loro opere intitolata semplicemente “Il corpo”.
Giovedì 18 ottobre, alle ore 18, di nuovo al Cinema Lumière, il mercato sessuale delle donne moldave in Europa Occidentale (The Price of Sex, alla cui proiezione è legata la presentazione in sala della campagna di comunicazione contro la violenza sulle donne NoiNo) e la degenerazione di un turismo globale che umilia le popolazioni indigene disposte a qualunque auto-mutilazione pur di compiacere le nostre macchine fotografiche (Framing the Other).
Alle ore 20.15, sempre di giovedì 18 ottobre, il corpo è quello delle ragazze afgane che vedono nel pugilato (contro la volontà di tutti) una speranza di riscatto (The Boxing Girls of Kabul) o, rimanendo in Afghanistan, quello vittima dell’insopportabile compravendita di adolescenti dalle famiglie povere, per farne oggetto d’abuso sessuale da parte dei “signori della guerra” (The Dancing Boys of Afghanistan). Il corpo, la terra e l’ambiente sono magnificamente rappresentati nella loro più paradossale coesistenza nel film La terre outragée di Michale Boganim (venerdì 19 ottobre, ore 22.30), costruito attorno all’esplosione nucleare di Černobyl. Ai Weiwei, artista e attivista cinese la cui persecuzione da parte del regime ha fatto il giro del mondo, è protagonista del documentario di Alison Klayman (venerdì 19 ottobre, ore 20).
Sabato sarà presentato il bando del Premio Mutti AMM 2013, dedicato al cinema migrante e promosso dall’Associazione Amici di Giana, Officina Cinema Sud-Est, Fondazione Cineteca di Bologna, Archivio delle Memorie Migranti. Come spiega il direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli: “Il Premio Mutti ha già una sua storia, e non a caso è nato nel momento in cui, parallelamente, la Cineteca si univa al magnifico e nobilissimo progetto creato da Martin Scorsese, la World Cinema Foundation, la cui funzione è proprio quella di recuperare i grandi capolavori del patrimonio cinematografico meno tutelato, da tutto il mondo. E perché sostenere il cinema dei registi migranti? Dobbiamo pensare alla capacità di lettura “stereofonica” del cinema di questi autori, che con i loro occhi doppi (provengono da una cultura e muovono verso un’altra) sanno vedere e filtrare la realtà in modo del tutto nuovo: pensiamo a quale aiuto potranno dare a un cinema italiano, oggi invece in crisi”.
Alle ore 20, sempre al Cinema Lumière, verrà invece presentato il progetto AMITIE, rivolto alla sensibilizzazione verso i temi della migrazione e della diversità culturale e a stimolare il cambiamento insieme ai nuovi cittadini.
In chiusura domenica 21 ottobre, la prigione di Marassi descritta da Cristina Oddone nel suo Loro dentro e il carcere all’aria aperta della riserva aborigena di Toomelah nel film di Ivan Sen.
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E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk