Sono le ore dei calcoli delle conseguenze a Hollywood, dove lo sciopero congiunto di autori e attori obbliga gli Studios a fare i conti con un futuro mai così incerto. Barry Diller, presidente di Iac e Expedia ed ex capo di uno studio di Hollywood, ha dichiarato ad ANSA che senza un’intesa tra le parti, executive e divi più pagati dovrebbero tagliarsi i compensi di un quarto entro il primo settembre.
La previsione è delle peggiori: “Nel 2024 ci sarà ben poco da guardare. Ci sarà cosi’ un crollo degli abbonamenti in streaming e dei biglietti venduti ai botteghini. Quando alla fine si arriverà a un accordo, non ci saranno piu’ soldi per nuove produzioni”.
Si parla di “crollo dell’intera industria”. Prima di autunno, gli spettatori non noteranno differenze, ma molto presto i palinsesti televisivi subiranno il contraccolpo e così anche i cartelloni delle sale di tutto il mondo.
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