Presentato venerdì 25 ottobre alla Festa del Cinema di Roma, Hey Joe è il nuovo film del regista Claudio Giovannesi, che torna a raccontare Napoli dopo La paranza dei bambini attraverso una storia intensa di rapporti familiari e confronti generazionali. Nel film troviamo un cast con protagonisti l’attore di Hollywood James Franco, Francesco Di Napoli, Giulia Ercolani e Aniello Arena, e sarà distribuito da Vision Distribution in collaborazione con Sky e Netflix.
Tutto ha inizio nel New Jersey, negli Stati Uniti, dove Dean Barry (James Franco) è un veterano che nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, ha avuto una relazione con una ragazza napoletana. All’inizio degli anni ’70, Dean decide di tornare in Italia, a Napoli, per conoscere suo figlio Enzo (Francesco Di Napoli), che non ha mai incontrato. Il film segue il viaggio di Dean in una città che è al contempo familiare e estranea, e il suo tentativo di ricostruire un rapporto con un figlio che vive in un mondo completamente diverso.
“Il film è nato quando Maurizio Braucci mi ha presentato questa idea”, ha spiegato Giovannesi. “Mi ha raccontato la storia di questo soldato americano che tornava per riprendersi un figlio. E da lì immediatamente mi sono innamorato dell’idea perché ho sentito due cose: una relazione tra padre e figlio, quindi una vicenda privata, e allo stesso tempo una relazione con la storia, con la grande storia. Quindi con il rapporto tra Italia e Stati Uniti, tra vecchio mondo e nuovo mondo, raccontata attraverso la relazione tra un padre e figlio che non parlano la stessa lingua”. Napoli dunque come “città di frontiera, un confine tra un mondo e un altro”.
Il tema centrale del film è il complesso rapporto tra Dean ed Enzo, un padre e un figlio che cercano di colmare una distanza non solo geografica, ma anche linguistica ed emotiva. James Franco ha parlato della sfida di interpretare un personaggio in cerca di redenzione: “Credo che non importante quanto tu sia vecchio, c’è sempre l’opportunità di cambiare la propria vita. Alcune persone nel mondo reale potrebbero pensare sia impossibile, ma non è così”. E ancora: “Questo film per me è neo-realismo italiano. Ogni ripresa era ripetuta 10 volte per ogni angolatura, l’effetto finale è quello di vivere nel film”.
Francesco Di Napoli, che interpreta Enzo, ha raccontato l’emozione di condividere il set con Franco: “Il lavoro con James è stato un bellissimo lavoro e sono felicissimo di far parte di questo film. Non nascondo che inizialmente ero super in ansia. Però una volta che l’ho conosciuto, ho visto veramente l’umanità e ho scoperto che gli attori hollywoodiani non sono così diversi da noi”.
Un elemento chiave nel film è la barriera linguistica tra Dean ed Enzo. Franco ha sottolineato come questa sia una metafora della distanza emotiva tra i due personaggi: “Ho pensato che fosse perfetta. È la metafora per rappresentare la distanza emotiva fra il padre e il figlio”. Dal punto di vista attoriale, recitare in una lingua non conosciuta è stata una sfida che Franco ha accolto con entusiasmo: “Non conoscevo l’italiano prima. Ma da attore mi piacciono le sfide e questa è stata una sfida importante”.
Gli sceneggiatori Maurizio Braucci e Massimo Gaudioso hanno lavorato per restituire una Napoli autentica nelle due epoche in cui è ambientato il film. Braucci ha spiegato: “Abbiamo lavorato molto sulla memoria, nel senso che come napoletani tante delle cose erano cose che avevamo vissuto in maniera anche indiretta”. Gaudioso ha aggiunto: Un tema un po’ sotterraneo che c’è in questa storia è quello della responsabilità. Che non è solo quella dei padri nei confronti dei figli, ma anche quella degli uomini nei confronti delle donne”.
Hey Joe è una produzione Palomar con Rai Cinema, in collaborazione con Vision Distribution, Sky e Netflix. Il film è prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra. Le riprese si sono svolte in parte in Calabria, a Lamezia Terme, Pizzo Calabro e Villaggio Mancuso, oltre che a Napoli. Giulia Ercolani, che interpreta un personaggio ispirato alle donne napoletane degli anni ’70, ha raccontato come si è preparata per il ruolo: “Mi sono documentata parlando con una signora napoletana che è ancora viva e per anni ha fatto il mestiere che faccio io nel film. Mi ha trasmesso anche un certo senso di rivincita che provava allora, un divertimento nel voler fregare l’americano”.
Hey Joe è un invito al perdono e una riflessione profonda sulla possibilità di riconciliazione, ma anche sull’affrontare le proprie responsabilità. “Possiamo sempre aiutare qualcuno – ha commenta Franco – e sono sinceramente convinto che esista in ogni situazione l’opportunità di cambiare la propria vita e quella degli altri”.
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