Helmut Newton. Legacy s’intitola la mostra visitabile fino al 22 giugno 2022 alla Helmut Newton Foundation-Museum für Fotografie di Berlino. Tramite oltre 300 ingrandimenti fotografici, polaroid, prove di stampa, documenti d’epoca, si ripercorre il cammino avventuroso di uno dei massimi “influencer” visivi del ‘900. “Sono un voyeur professionista”, amava dichiarare.
Nato a Berlino nel 1920 in una famiglia dell’alta borghesia ebrea, Helmut Neustädter si appassiona alla fotografia a dodici anni. Le persecuzioni antiebraiche lo costringono nel 1938 a fuggire in treno a Trieste. Da lì prende un piroscafo per Singapore ove lavora come fotografo per il quotidiano ‘Straits Times’. Nel 1940 emigra a Melbourne. Incontra Jane Brunell, alias Alice Springs, l’attrice che lo sposerà e collaborerà con lui per tutta la vita. Dopo i primi successi grazie ad immagini iconiche realizzate in Australia usando lo pseudonimo Helmut Newton, il fotografo inizia a girare il mondo per conto della rivista ‘Vogue’.
Molti scatti newtoniani passati alla storia sono stati commissionati da prestigiose pubblicazioni italiane quali il Calendario Lavazza, Vogue Italia, Max, Linea Italiana, Amica. Esemplari delle pubblicazioni originali sono esposti nelle bacheche.
Nel 1981 lo Studio Marconi di Milano propone la sua prima mostra personale nel nostro paese. Ne seguiranno parecchie altre, dal Museo Nazionale dell’Automobile a Torino alla Galleria d’Arte Moderna a Bologna, allo Studio Trisorio a Napoli, al Grand Hotel Miramonti Majestic a Cortina d’Ampezzo, a Villa Medici a Roma ecc.
Il provocatorio manifesto dell’attuale mostra è stato realizzato in studio a Bordighera nel 1982. Rappresenta in primissimo piano, a colori intensi, i denti d’una donna mentre mordono con gusto la guancia d’un uomo. In un fotoservizio assai inusuale realizzato per le caotiche strade di Roma nel 1970, vediamo Newton mentre tenta di riprendere a piedi le mannequin vestite in abiti d’alta moda.
Tanti vip della moda e del jet set sono passati sotto l’obiettivo spesso impietoso di Helmut Newton: la giovane Dalila Di Lazzaro, Marcello Mastroianni, Ettore Sottsass, Isabella Rossellini assieme a David Lynch, Giorgio Armani. Gianni Versace, a parecchi anni di distanza, osa posare “Vestito e nudo”, secondo il brillante concept del polemico fotografo, il quale non lo applica soltanto a sfilze di modelle dai corpi iperbolici.
“Fino dagli inizi ho sempre mirato alla carta stampata. Sono stato educato nella Berlino degli anni ‘20 e ‘30, quando la città era la culla del fotogiornalismo. Il fotografo e il reporter per me erano dei personaggi romantici e io non desideravo altro”.
https://helmut-newton-foundation.org/ausstellungen/helmut-newton-legacy/
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