Nel film di Amos Gitai, Free Zone, pronuncia una battuta amara: “Vengo da Israele. I miei genitori vengono da Auschwitz”. Sul palco del Palais ha dedicato il premio per l’interpretazione ai sopravvissuti all’Olocausto. L’israeliana Hanna Laslo, che nel suo paese è un’attrice comica popolarissima, protagonista di uno “one woman show” intitolato Sex, Lies and Hanna Laslo, un po’ come Roberto Benigni è convinta che lo strumento migliore per non dimenticare sia proprio l’ironia. “E’ difficile trattare l’Olocausto con leggerezza, ma è il solo modo”. Suo padre e sua madre, originari della Polonia, sono scampati al lager. Hanna, che con Gitai aveva già lavorato in Alila, è convinta sostenitrice del dialogo tra Israele e Palestina, come ha ricordato nel suo discorso di ringraziamento. “Il finale, in cui io e Hiam Abbass, discutiamo ciascuna nella sua lingua è totalmente improvvisato”, ha rivelato.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk